Caro papà,
in questo giorno così triste, ti voglio dire quanto mi sento fortunato. Anche se avrei motivo oggi per gridare la rabbia di un figlio che perde un padre così giovane e così velocemente, io oggi, più di ieri, mi sento fortunato di aver vissuto per tutti questi anni al tuo fianco. Ogni parola in più pronunciata oggi sembra quasi superflua e inutile; sono le migliaia di persone che in questi giorni sono arrivate qui, nella nostra Lazzate, per darti l’ultimo saluto, la migliore testimonianza di chi sei stato e di quanto di buono hai fatto.
Ho visto un fiume ininterrotto di persone semplici, gente comune, senza titoli, senza onorificenze, senza nomi “importanti”; erano uomini e donne che sono venuti a rendere omaggio al loro Cesarino, quello che era sempre pronto ad ascoltarli, ad aiutarli, a mettersi in gioco per difendere chi gli chiedeva aiuto. A dirlo così sembra retorica buonista, quella retorica che ti faceva tanto incazzare, “quant’e mören diventen tücc bun”, come dicevi sempre tu! Ma queste, papà, sono persone vere, sono tutti quelli che ti volevano bene.
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Oggi perdo un padre, e questo è doloroso per un figlio ma, oggi, tutti noi perdiamo qualcosa di molto più grande, ci lascia un uomo che credeva fortemente in ciò che faceva.
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Perdiamo Cesarino Monti nel momento in cui ne avremmo avuto più bisogno, lui sarebbe stata la risposta migliore all’antipolitica, proprio perché lo stile di Cesarino era il prototipo della Politica, quella con la P maiuscola. Vivere in mezzo alla sua gente, passare al bar o in piazza prima ancora che nel palazzo comunale, ascoltare i bisogni dei propri cittadini, e soprattutto saper dare le risposte e trovare le soluzioni ai problemi. Non dimenticare i valori che devono essere comuni a tutti coloro che intendono fare politica: l’onestà, la trasparenza e l’amore per Il bene comune, tutte cose dimenticate da tanti, da troppi in questi anni. Papà era uno che non le mandava certo a dire, lo conoscevate bene, perché dentro di lui bruciava un fuoco, bruciava l’ardore proprio di chi agisce spinto dal cuore. Amava la propria terra, lavorava per difenderla, lottava per raggiungere quella libertà che io come lui, come tanti qui oggi, siamo convinti che arriverà; se n’è andato lottando fino all’ultimo, lavorando senza risparmiarsi, anche quando avrebbe avuto tutto il diritto di farlo, proprio perché c’era un obiettivo da raggiungere, perché arriverà il nostro giorno, il giorno in cui saremo liberi. Tante volte in questi anni, e soprattutto in questi ultimi mesi, ho sentito gente domandargli: “Ma chi te l’ha fatto fare?”, chi te l’ha fatto fare di metterti contro il prefetto?
Chi te l’ha fatto fare di promettere che entro il 2005 avresti trasformato il paese? Chi te l’ha fatto fare di candidarti al Congresso? Eh già, perché per molti tutto deve rispondere a una logica equazione tra opportunità e convenienza, altrimenti meglio starsene sotto le coperte, caldi e tranquilli. Io lo so chi gliel’ha fatto fare di lottare sempre a viso aperto, e chi gliel’ha fatto fare ha anche un nome, si chiama Lega Nord, quella Lega a cui voleva tanto bene, e per cui batteva il cuore e bruciava il fuoco dentro di lui; avrà perso qualche volta, non fa nulla, ma quello che vediamo qui attorno a noi oggi sta a testimoniare che lui ha vinto, ha vinto per sempre.
Proprio il 22 luglio del 1999 il Prefetto di Milano lo sospendeva da Sindaco, segnando l’inizio di una grande storia politica, e sempre il 22 luglio ci ha lasciati; questa per noi non é una coincidenza, piuttosto l’ultimo insegnamento che ha voluto donarci, da qui deve ripartire un nuovo inizio, sarà sicuramente diverso ma, potrà essere ugualmente grande.
Ora noi abbiamo una grossa responsabilità, non riusciremo certo a fare ciò che ha costruito lui, ma dobbiamo batterci per difendere tutto ciò che lui ha creato, tutto ciò in cui ha creduto, perché trionfi la buona politica. Facciamolo insieme, teniamo caldo il nostro cuore, perché io gliel’ho promesso. Ciao papà… tiocfaidh ár lá!
4 risposte a “Il saluto a Cesarino, il mio papà! Starti accanto è stata la fortuna più grande della mia vita.”
ciao Andrea, in primis un rinnovato abbraccio, che dire d’altro, hai semplicemente descritto un grand’UOMO.
Personalmente aggiungo che quando divenni Assessore, chiesi a Lui dei consigli, mi diede il suo cell. personale e mi disse di chiamarlo per qualsiasi cosa, un Senatore, un Sindaco, un Amico vero, ma semplicemente uno di noi…a presto con affetto Roberto Tonon
Quando un grande uomo se ne va lascia sempre un vuoto immenso . Cercheremo di riempire quel vuoto e col tuo ricordo e coi tuoi insegnamenti. Hai iniziato il tuo viaggio verso un grande Prato verde… Verde come la lega verde come la speranza verde come la giustizia che tu hai sempre cercato di affermare con grande impeto e coraggio . Ciao Cesarino buon viaggio ci mancherai tantissimo . Ad Andrea devi essere orgoglioso e fiero di aver avuto un padre così.
un grande uomo non poteva che avere dei grandi figli.
Caro Andrea, sono una militante leghista da piu’ di 20 anni e ho conosciuto tuo papa’ tantissimi anni fa quando era poco conosciuto ad un incontro non so piu’ neanche dove ed è nata una sincera amicizia mai interrotta. Ricordo che dopo qualche anno tuo padre vedendomi mi disse” sei stata la prima ad applaudirmi” e io gli dissi: vedevo già che eri un “cavallo” di razza leghista. Pensa che a Bergamo mi disse che voleva parlarmi per la situazione politica in prov. di varese ma purtroppo non siamo riusciti a farlo….gli ho parlato giovedì in silenzio….hai avuto un grande padre e noi abbiamo avuto un grande leghista Un abbraccio Daniela