Scalfarotto crede di aver abolito i Consigli Provinciali

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Delle volte sembrerebbe che l’Italia sia finita dentro le pagine di un libro di Charles Bukowski, che un giorno scrisse che non c’è nulla di più noioso della verità.Che poi si sa che in politica la verità diventa spesso un concetto tutto relativo, opinabile, riscrivibile, interpretabile. Tutto ha però un limite, e in Italia il limite è stato superato e di parecchio.

Capita allora che nei tanti talk show politici che ammorbano e infestano il palinsesto televisivo italiano, il povero telespettatore/cittadino è costretto ad ascoltare iperboliche castronerie e faraoniche balle. Questo è sempre accaduto, in una certa misura tollerabile, ma dal mese di febbraio 2014, momento in cui si è deciso di nominare un Presidente del Consiglio che ha fatto della menzogna un sistema di controllo politico, la situazione è scappata di mano. Ormai tutti si sentono obbligati a mentire e a farlo in misura sempre maggiore.
Mi hanno segnalato una chicca di questa mattina, una perla che trovo utile condividere con tutti coloro che (fortunatamente) se la sono persa.
Ospite della trasmissione mattutina di La7, Omnibus, c’è l’on. Ivan Scalfarotto. Durante un batti e ribatti finale, qualcuno cerca di far presente che ad oggi il governo Renzi non ha portato a casa nemmeno mezzo risultato, ma solo tante promesse o peggio degli inganni belli e buoni, come sulle Province. Appena sente nominare la parola Province Scalfarotto ha un sussulto, un guizzo quasi isterico: “abbiamo abolito 110 Consigli Provinciali”. Avete capito? Che poi a uno viene un dubbio, perché probabilmente questo qui non è nemmeno uno che mente, ma semplicemente non sa nemmeno cosa ha votato lui stesso alla Camera, quando ha convertito il decreto Delrio. E ancora più grave, oltre al fatto di sedere in Parlamento e non leggere nemmeno ciò che si vota, è che questo qui abita a Milano, città dove il Consiglio Provinciale non solo non è stato abolito (perché il decreto Delrio che lui ha votato non ha abolito i Consigli), ma è andato a rinnovo giusto qualche giorno fa. Cioè questo Scalfarotto qui non legge nemmeno i giornali, che ne so, nemmeno per sbaglio una copia di quei quotidiani gratuiti quando si siede sulla metro di Milano. La cosa carina che è riuscito addirittura ad accusare la sua interlocutrice di dire “parole al vento”. Ridere o piangere?