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Pedemontana e superstrada a pedaggio, serve un fronte comune dei Sindaci

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Sul tema Pedemontana, porterò un ordine del giorno in Consiglio Comunale, per chiedere ai Sindaci la nascita di un coordinamento, dalle groane al canturino

Pedemontana – La riapertura dei cantieri di Pedemontana entrano nel vivo, motivo per cui nelle ultime settimane si riaccendono i riflettori su un tema cruciale per l’opera: la tratta B2, ovvero il segmento di superstrada Milano-Meda che verrà sostituita e trasformata in autostrada a tre corsie. Un particolare che trascina con sé due aspetti che agitano cittadini e imprese: il primo è la fase dei lavori, foriero di qualche inevitabile disagio (anche se saranno sempre garantite due corsie per senso di marcia); il secondo è legato al pedaggio che verrà richiesto per percorrere quel tratto di superstrada che oggi è invece gratuita.

E’ IL TEMPO DI UNA AZIONE POLITICA COORDINATA SU PEDEMONTANA

I tempi sono maturi per una rinnovata azione politica, motivo per cui ho deciso di preparare e presentare un Ordine del Giorno, che intendo proporre all’attenzione di tutti i Sindaci coinvolti: dalle Groane al Canturino.  

La vicenda è nota da tempo e affonda le radici negli anni dieci del duemila. Il tracciato della B2 ha subito, nel corso del tempo, numerosi stravolgimenti e varianti; da una parte per assecondare le esigenze dei territori (chi non voleva la Pedemontana nel proprio comune), le tutele ambientali, così come le prevedibili necessità di riduzione dei costi.

Si è così passati da una prima versione che prevedeva un passaggio lineare est-ovest, senza sovrapposizione sulla Milano-Meda, per poi ipotizzare un lungo interramento dell’autostrada, così da evitare l’eliminazione di una strada a scorrimento veloce e gratuita in superficie. Ipotesi scartata per risparmiare cento milioni di euro, sostituita da una nuova idea progettuale, quella di realizzare delle corsie di “arroccamento” laterali al tracciato. Ma anche questa variante fu poi abbandonata, promettendo un risparmio calcolato in circa 60 milioni i di euro, che nelle speranze di qualcuno dovevano garantire la gratuità dei residenti nei soli comuni afferenti alla B2. Ma questa ipotesi di eliminazione del pedaggio non ha mai trovato riscontro.

NEL 2009 UNA MOZIONE A MIA FIRMA PER CHIEDERE LA GRATUITÀ DI PEDEMONTANA

E’ una vicenda lunga, complicata, che ho vissuto in prima persona in molti dei suoi passaggi cruciali. Ero capogruppo in Consiglio Comunale quando, nel lontano 2009, presentai una mozione a Lazzate in cui si chiedeva proprio la gratuità totale della tratta B2 di Pedemontana. Trovate il testo con il verbale qui. La lettura è interessante, perché si ricostruisce parte della cronistoria che ha portato al rischio attuale: un salasso per tutti i pendolari. Così come quasi dieci anni dopo, nel giugno de 2018, feci approva anche in Consiglio Regionale un impegno per rendere gratuita la tratta. 

I SINDACI NON SI DEVONO DIVIDERE, E’ NECESSARIO FARE FRONTE COMUNE

L’errore che fu compiuto in quegli anni è chiaro ed evidente: i Sindaci non hanno giocato in un fronte comune. Molti primi cittadini trattarono separatamente, quelli interessati direttamente al passaggio dell’infrastruttura sul proprio territorio cercarono di ottenere lo sconto solo per i loro cittadini. Risultato? Oggi è previsto che paghino tutti.
Per questo ho deciso di preparare e presentare, come Sindaco, un Ordine del Giorno nel prossimo Consiglio Comunale, che invita proprio a costituire un coordinamento tra tutti i Sindaci. Coinvolgendo anche i territori del comasco e del canturino, oltre a quelli brianzoli interessati dal fenomeno del pendolarismo sulla Milano-Meda. 

L’OBIETTIVO È OTTENERE UNA DRASTICA RIDUZIONE PER I PENDOLARI

Come molti sanno io sono tra i convinti sostenitori dell’utilità di Pedemontana. Serve però che l’opera risulti utile e sostenibile per gli utenti, soprattutto quelli pendolari. Così come non possiamo ignorare, sarebbe irresponsabile, che essendo costruita con soldi a prestito, è inevitabile trovare sostenibilità economica alle richieste che si avanzano. E’ quindi auspicabile che per i pendolari, anche grazie al sistema di esazione “Free Flow”, siano fin da subito previste drastiche riduzioni del pedaggio. A prescindere dalla loro residenza. Uniti ce la possiamo fare.

3 risposte a “Pedemontana e superstrada a pedaggio, serve un fronte comune dei Sindaci”

  1. Avatar Alessandro Campi

    Quando nel 2009 mettevo in dubbio che Pedemontana sarebbe stata gratis mi deridevi.

    1. Quello che ho fatto nel 2009 è scritto nei documenti. Se vuoi darmi la colpa di aver chiesto che la Pedemontana fosse gratuita, la prendo volentieri. Anzi, lo rivendico.

    2. Ma il Ponte sullo Stretto di Messina sarà gratis o a pagamento?

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