natalità

La natalità è un problema (grosso) di cui non si parla

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Impegnati a discutere dei bagni per i “gender fluid”, si parla troppo poco di un problema, la natalità, che ha dimensioni enormi. Come Sindaco ho deciso di dare un segnale, raddoppiando il bonus asilo nido. 

Natalità – “Nel 2225 nascerà l’ultimo italiano”. Non è una profezia, neppure una teoria da complottari o una provocazione da nazisti dell’Illinois. E’ quanto ha affermato, dati e proiezioni alla mano, il presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia, Vito Trojano. La curva demografica in Italia punta drammaticamente verso il basso. 

I recenti dati Istat sul 2023, pubblicati il 29 marzo, registrano un calo delle nascite pari al 3,6% rispetto al 2022, con un trend negativo che spaventa: dal 2008 (ultimo anno con saldo positivo) al 2023, il calo è del 34,2% (197mila bimbi nati in meno). In Europa la situazione non è migliore, ma l’Italia fa peggio anche in questa classifica che significa vita e futuro.

L’ITALIA FA PEGGIO DELL’EUROPA

La prima sconcertante constatazione, dopo aver letto questi dati, è la percezione di assoluta indifferenza dell’opinione pubblica, di conseguenza della politica, su questo tema fondamentale per tanti aspetti della nostra vita e del nostro domani. Una contrazione delle nascite genera conseguenze drammatiche in molti aspetti della nostra della società: la crescita economica, i servizi sanitari, la scuola, il welfare, le pensioni, l’occupazione e il mondo del lavoro. 

Non voglio citare il lungo elenco di tematiche marginali, talvolta assurde, su cui si trascina il dibattito politico, quello che denuncio è la mancanza quasi totale del problema natalità sulle pagine dell’agenda politica quotidiana.

In Europa, ma soprattutto in Italia, si sposta sempre più avanti l’età media in cui si decide di concepire un figlio, muovendo ovviamente verso una finestra anagrafica in cui il tasso di fertilità si abbassa. Il fattore economico gioca un ruolo determinante, in negativo. Senza una sicurezza economica, senza la capacitò reddituale per poter affrontare una gravidanza e le successive esigenze di una famiglia che lavora, diventa più difficile mettere al mondo un bimbo. 

GLI STRANIERI NON CI AIUTERANNO

E se qualcuno pensa di risolvere il problema grazie agli stranieri, non troverà soddisfazione: sicuramente inizialmente la loro fertilità potrà apparire maggiore, ma presto si adeguerà al trend dei connazionali, proprio perché gli ostacoli sono i medesimi. 

Nel mio ruolo da Sindaco, con i pochi strumenti a disposizione, ho deciso insieme alla Giunta e alla nostra maggioranza, di affrontare il tema: abbiamo raddoppiato il nostro fondo per il bonus Asilo Nido, per cercare di aiutare tutte le famiglie, anche quelle con un reddito sopra i 25.000€ di ISEEE, eliminando una delle voci che più pesa nel bilancio familiare di due neo genitori.

LA POLITICA DISCUTE DELLE TOILETTE “GENDER FLUD”

Una misura utile, non certo decisiva, che auspicherebbe però un impegno maggiore da parte di tutta la politica su questo tema. Perché possiamo anche discutere sulla necessità o meno di obbligare ad avere bagni pubblici dedicati a chi non si riconosce nei generi maschio e femmina, troviamo però anche il tempo per dedicare impegno e risorse per ritornare a far nascere figli. Altrimenti siamo destinati all’estinzione. 

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