Come promesso non si molla un centimetro. Avviato il procedimento amministrativo per notificare il cambio di destinazione d’uso degli immobili
Detto, fatto. Le promesse a Lazzate non sono parole al vento; avevamo detto che non saremmo arretrati di un centimetro, che avremmo fatto di tutto per far valere norme e leggi nella nostra Lazzate. E così è stato. Pochi giorni fa, completati i dovuti approfondimenti amministrativi e legali, abbiamo dato avvio al procedimento di verifica della conformità della destinazione d’uso.
È stata inviata comunicazione ufficiale allo Studio D&G Research e per conoscenza alla Prefettura. Alla luce degli atti prefettizi, quelli chiamati a disciplinare le prestazioni e l’affidamento dei servizi di accoglienza, emerge un uso di tipo ricettivo, con profili socio assistenziali. Tale attività, per quanto riguarda i due immobili in oggetto, non è compatibile con l’attuale destinazione d’uso, che è di tipo residenziale.
È possibile, come prevede la legge, ottenere una autorizzazione in deroga per l’utilizzo dei locali a scopo di attività di accoglienza, dopo espresso pronunciamento del Consiglio Comunale. Nel caso, la D&G dovrà e potrà attivare tale procedura, che sarà messa al vaglio dell’assemblea cittadina.
Ora lo Studio D&G Research avrà 10 giorni per rispondere e per inviare eventuali documentazioni che riterrà più opportune.
Nel frattempo, abbiamo avuto notizia che il giorno 29 agosto è stato effettuato un sopralluogo nei locali da parte dell’ATS Brianza. Il parere, rispetto all’idoneità igienico sanitaria, rimane condizionato alla presentazione di alcune documentazioni mancanti e molto importanti, quali per esempio le dichiarazioni di conformità degli impianti. Ci si domanda, senza più meravigliarsi, come sia possibile trasportare donne e bambini minori in un locale dove non sono state nemmeno richieste le dichiarazioni di conformità degli impianti. Incredibile.