Andrea Monti (Lega): “Chiusura decisione scandalosa. L’assessore Censi non ha voluto ascoltare né la Regione, né i Comuni né i cittadini” – Alessandro Verri (Lega): “Una follia che ancora una volta pagheranno i poveri milanesi”
“Domani alle ore 16, davanti a Palazzo Marino, ci sarà un presidio organizzato dalla Lega ed aperto a tutti i cittadini per denunciare la decisione scandalosa dell’assessore Censi di chiudere la tranvia Limbiate – Milano. L’esponente della Giunta Sala non ha assolutamente ascoltato né la Regione né tutti i Comuni né i pendolari. Non ha voluto nemmeno aprire il tavolo tecnico che avevamo chiesto a gran voce ma anzi ha mentito spudoratamente dicendo che è impossibile tenere in vita la linea, che per questo chiuderà dal primo ottobre, sostituita da bus. L’assessore mente: non può dire di averle provate tutte quando non ha nemmeno mosso il primo passo, cioè l’instaurazione di un tavolo tecnico, che è il minimo sindacale”. Così il vicecapogruppo del Carroccio al Pirellone Andrea Monti.
Che aggiunge: “L’aspetto più riprovevole di tutto ciò è che la decisione di sopprimere la tranvia è stata ufficializzata il giorno dopo le elezioni, dunque prendendo in giro i cittadini. È ora di finirla con questa mancanza di rispetto vomitevole. Nello stesso giorno in cui Palazzo Marino blocca il tram mettendo in difficoltà i pendolari della Brianza, vieta anche gli ingressi agli Euro5 diesel e agli euro2, il che significa che di colpo più di 800.000 veicoli lombardi non potranno più entrare”.
“Un atteggiamento immorale che sta mettendo in difficoltà tante famiglie. Auspico intervengano gli organi superiori del Governo, come il prefetto, perché rischia di crearsi una problematica di ordine pubblico”, conclude Monti.
“Saremo a Palazzo Marino”, aggiunge il capogruppo della Lega in Comune a Milano, Alessandro Verri, “per denunciare la Giunta Sala che porterà in aula il Dup, all’interno del quale dice di voler valorizzare il territorio metropolitano, quando poi chiudono la città sospendendo i mezzi pubblici e vietando anche l’ingresso alle auto. Semplicemente, una follia che ancora una volta pagheranno i poveri milanesi”.