In sei mesi si possono attivare le scatole nere e non bloccare le auto di chi percorre pochi chilometri
Lunedì 1 ottobre saranno costrette a rimanere nel garage 1 milione e duecentomila auto. Tanti si stimano essere i veicoli Euro 3 diesel (anche Euro 4 per la sola Regione Emilia Romagna) immatricolati nelle regioni che hanno sottoscritto l’accordo di bacino padano, che si pone l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria in una delle aree più inquinate d’Europa.
La lotta all’inquinamento è sacrosanta e condivisa da tutti, ma sarebbe assurdo punire eccessivamente alcuni proprietari di veicoli considerati inquinanti, soprattutto quelli che percorrono pochi chilometri all’anno.
Questi i motivi che stavano alla base di una mozione che ho presentato in Consiglio Regionale della Lombardia, votata da maggioranza e opposizione, in cui si impegnava l’Assessore all’ambiente Raffaele Cattaneo ad attivarsi velocemente per derogare dal blocco chi percorre pochi chilometri all’anno. Una sensibilità dimostrata, già questa estate, anche dal Presidente Attilio Fontana e condivisa dalla maggioranza in Consiglio, approvando il testo della mozione lo scorso 18 settembre.
Il primo impegno di Cattaneo doveva essere la costituzione di un tavolo tecnico, entro 30 giorni, per arrivare a individuare procedure o dispositivi tecnologici che permettano una puntuale verifica del chilometraggio. Mancano ancora venti giorni alla scadenza, è vero, ma con l’approssimarsi della tagliola del 1 ottobre, si auspicava una costituzione lampo del tavolo per venire incontro alle legittime esigenze dei circa 250.000 automobilisti che saranno appiedati, almeno dalle 7.30 alle 18.30, già dal prossimo lunedì. Così come non si hanno ancora notizie di quando verrà aggiornato il PRIA, con delibera di Giunta, per inserire la sacrosanta deroga per tutti gli atleti e addetti del mondo dello sport. Anche questo impegno era previsto nella nostra mozione approvata il 18 settembre.
Purtroppo Cattaneo non ha accettato la mia proposta di utilizzare lo strumento dell’autocertificazione, certo poco ortodosso e attendibile, ma che poteva rappresentare la migliore soluzione per gestire il periodo transitorio che trascorrerà tra il 1 ottobre e il momento in cui verranno decisi gli strumenti per misurare l’esatta percorrenza chilometrica. Un peccato, una occasione persa, che però costringe a non perdere tempo. D’altronde le tecnologie sono già a portata di mano e a basso costo, basti pensare che moltissime vetture hanno già a bordo una scatola nera installata dalla propria compagnia assicuratrice. Questo significa che al massimo in sei mesi la soluzione potrebbe essere individuata. Sappiamo che Cattaneo è meritoriamente molto impegnato sul fronte ambientale, questa estate si è diviso tra appuntamenti a New York e San Francisco, ma sarà necessario quest’inverno uno sforzo in più qui in Lombardia, per venire incontro alle esigenze di tantissimi cittadini. Sei mesi e possiamo farcela. Siamo lombardi e sappiamo fare le cose bene e velocemente.
2 risposte a “Blocco Euro 3, più veloci con le deroghe”
Quando la capirete che le norme anti-inquinamento e contro il supposto riscaldamento globale sono solo una scusa per vendere auto e far girare l’economia????
Fa specie che anche molti leghisti credano a queste puttanate.
Buonasera Andrea, a proposito di blocco euro 3 vorrei porLe un quesito. Mio padre, 86 anni, ha una vettura del tipo indicato che usa da casa al supermercato per far la spesa o per andare in centro paese; inoltre ha anche il tagliando per handicap. Ora Le chiedo: c’è una deroga per queste persone, o devono stare segregate in casa fino alla scadenza del blocco fino a marzo?? RingraziandoLa se volesse rispondermi, Le porgo cordiali saluti e buon lavoro.