Il futuro del Gran Premio di Monza è appeso ad un filo. Bernie Ecclestone ha lanciato il conto alla rovescia, SIAS ha tempo fino a maggio per formulare un’offerta che soddisfi FOA, e permetta di garantire la disputa per il GP di Monza anche in futuro.
Oggi si discuteva in Consiglio Provinciale una mozione del gruppo Lega Nord Padania, in cui si chiedeva che la Provincia si attivi, insieme a Comune e Regione, per sensibilizzare il Governo e concedere la defiscalizzazione, necessaria perché Regione Lombardia entri nella proprietà dell’autodromo e porti in dote il famoso tesoretto di 20 milioni di euro.
La mozione diceva e chiedeva anche altro, per esempio di attivare subito un incontro con il Presidente del Consiglio Renzi e la riattivazione del comitato “Uniti per l’Autodromo”.
La discussione si è esaurita in poco tempo, visto che già nella riunione dei capigruppo è stata avanzata dalla maggioranza la richiesta di rinviare il punto, in attesa che da Roma giungano buone nuove, frutto del lavoro congiunto e bipartisan dei parlamentari della Brianza. Bene, attendiamo fiduciosi.
Non mi tranquillizza però l’intervento del Sindaco Scanagatti, Consigliere Provinciale e Sindaco di Monza, che nel suo intervento ha sottolineato, a tratti anche in maniera puntuta, alcuni aspetti che a questo punto pongono motivi di riflessione.
Il Sindaco ci ha tenuto a sottolineare che la quantificazione dell’intervento di Regione Lombardia non è mai stata ufficializzata, e che anche nel caso fossero davvero 20 milioni di euro, non sarebbero sufficienti. Soprattutto il Sindaco ha posto l’accento su una questione che fa la differenza, ovvero che se arrivassero dei soldi da Regione, quest’ultimi non andrebbero spesi soltanto per il rilancio dell’autodromo, ma andrebbero dirottati in parte alla riqualificazione di tutto il Parco di Monza.
E qui la questione si complica. Perché, come ho avuto modo di ricordare anche oggi in aula, l’urgenza nell’immediato è quella di trovare i soldi per rinnovare il contratto con FOA, che chide circa 10/11 milioni di euro per l’adeguamento. Il contributo di Regione sarebbe sul fronte degli investimenti, certo indispensabile e necessario per aumentare in prospettiva i ricavi dell’impianto, ma sicuramente potrebbero non bastare per arrivare pronti a maggio al rinnovo con Ecclestone.
Oltretutto, questa la novità di oggi, il Comune non sarebbe d’accordo nell’utilizzare questi fondi di Regione solo per il rilancio dell’impianto sportivo, ma esigerebbe che una quota venga utilizzata per interventi sul parco.
Mancano tre mesi mesi a maggio, e la situazione sembra al palo. Le lancette corrono veloci, ad oggi il Governo non ha concesso la defiscalizzazione, e pare già orientato a non inserire il provvedimento nel milleproroghe. A questo punto si ipotizza di utilizzare il prossimo treno utile, che sarebbe rappresentato (come ha confermato anche il Sindaco) dall’imminente arrivo in aula per la conversione, del decreto “Investiment Act”. Registro che qui si corre però il rischio che sul testo venga posta la fiducia, visto che nel provvedimento è inserita la contestata riforma delle Banche Popolari; con la fiducia si riducono al lumicino le possibilità di inserire emendamenti.
Il futuro della F1 a Monza è appeso ad un filo. Continuiamo ad attendere, ma spaventa la leggerezza con cui si sta da diversi mesi affrontando una questione cruciale, come quella della permanenza del GP di F1 a Monza. Il dubbio viene naturale: interessa veramente a tutti salvare il Gp di F1 a Monza? Comincio ad avere qualche dubbio.
Una risposta a “F1 a Monza: il contributo di Regione Lombardia per l’autodromo dovrà andare in parte al Parco. La situazione si complica”
[…] sperimentati. Lasciamo pure perdere il Governo italiano, incapace persino di concedere una banale defiscalizzazione, quindi totalmente disinteressato a salvare il Gp brianzolo. Il Gran Premio a Monza vale per la […]