Premessa: nel caso voi non foste dei (felici) possessori di un iPhone, la comprensione di queste righe potrà risultare difficoltosa, ma nemmeno troppo. La febbretra gli adepti di Cupertino è partita alle 19.00 di ieri 18 settembre, l’ora in cui Apple ha rilasciato la nuova versione del sistema operativo per iPhone e iPad, il tanto atteso iOS7. La liturgia è sempre la stessa, uguale per ogni lancio, lunga ed estenuante, fatta di attese, rotelline che girano, server sovraccarichi, wi-fi che sbandano, saltano, traballano ed inesorabilmente cadono. Ad un certo punto il mio iPhone, probabilmente indispettito dai miei incessanti tentativi di aggiornamento, ha fatto comparire una scritta beffarda: “iOS 6.1.4 – il tuo software è aggiornato”!
E così non mi dava nemmeno la possibilità di provarci a scaricarlo. Tiè, fregato, pareva mi dicesse. Non è stato facile, ma alla fine, dopo una lunga corsa, ecco tagliato il traguardo dei 700mb!Una bella scritta “Ciao” mi da il benvenuto, finalmente sono nel futuro. In migliaia ci siamo addormentati così, sfregando freneticamente su un display touch per provare subito le novità, come non ci fosse un domani, come se non avessimo almeno altri 16 mesi per farcelo venire a noia questo iOS7.
Arrivato il mattino, ci siamo svegliati, un occhio subito al cellulare, quasi per essere sicuri che non è stato solo un bel sogno, la rivoluzione è davvero arrivata, e adesso sarà tutto diverso. Poi cominci a fare un giro veloce sulla rete, mentre sorseggi il caffè, leggi qualche notizia, e ti imbatti in due o tre articoli con il vago tono polemico. Certo, pensi, i server carichi, le difficoltà nel download, ok tutto vero, però cose marginali, la rivoluzione c’è ed è quello che si aspettava. A questo punto ti prende il dubbio, allora fai un giro veloce veloce, giusto un’occhiata alla timeline di TW, e scopri che i malumori montano e le battute si sprecano: “quando avrò finito di scaricare iOS7, avranno già rilasciato iOS8”, dice Tizio, “Questo iOS7 sembra il telefono di mia figlia adolescente”, replica Caio. Magari sfortuna, pensi, hai pescato giusto i soliti professionisti della polemica; allora passi a Facebook, ma lì è anche peggio. E’ tutto un criticare il nuovo sistema operativo, troppo colorate le icone, troppo lente le App, la batteria non dura niente ela ricezione del segnale è sempre pessima. E alla fine arriva, inesorabile, il messaggio restauratore: “come si fa a ritornare al vecchio sistema operativa?”.
Potremmo stare qui ore a sviscerare ogni problematica, analizzare tecnicamente ogni aspetto critico; oppure limitarci a ricordare che nessuna batteria dell’iPhone è mai durata un granché e nessun iPhone ha mai avuto una buona ricezione, quindi di cosa ci si stupisce? Io sono solito dire:”l’iPhone fa benissimo un sacco di cose, tranne il telefono”.
Questo curioso e patetico vociare, protestare, criticare, mi ha fatto riflettere su come, in fondo, tutto ciò non sia altro che la metafora delle vicissitudini della società umana. La verità probabilmente è che l’uomo, perlomeno quello moderno, è molto facile agli entusiasmi,sogna il cambiamento e critica il presente, si batte con forza, tenacia e spesso con sacrificio, per giungere alla rivoluzione, allo stravolgimento, al cambio di Governo. E poi finalmente, quando la scossa arriva, quando le cose cambiano, quando si è chiamati a fare i conti con la novità, allora si ritrae, come se questa fosse un estraneo sull’uscio di casa, e non invece invocata ed invitata a gran voce. La paura verso il cambiamento che tanto si è desiderato, è facile poi che si trasformi subito in rabbia, in fiera e nuova protesta, e magari culminare nel tentativo di restaurazione. In fondo era sempre “meglio quando si stava peggio”, come dice il detto, perché il coraggio necessario per vivere una nuova normalità è forse anche più grande di quello che ci richiede la spada in battaglia. Tanto è facile fare eserciti per dar fuoco alla protesta, quanto è difficile trovare grandi uomini che la sappiano poi governare. E se qualcuno pensa di invocare la coerenza, povero illuso. Rimarrà deluso, perché in fondo furono sempre gli stessi identici francesi, quelli che glorificarono Napoleone ad Auterlitz,lo cacciarono all’Elba, e lo riaccolsero poi in trionfo e a gran voce, ma giusto in tempo per gettargli addosso la croce a Waterloo.
Una risposta a “Tutti lo desideravano e adesso lo criticano. Il nuovo Apple iOS7 paradigma delle rivoluzioni rinnegate”
Inutile filosofare sulle questioni dell’animo umano, a dimostrare che in fondo si ha paura del nuovo e che la batteria non è mai durata. Questo OS fa schifo. Icone ridicole e piatte che sono un’offesa alle qualità grafiche raggiunte da Apple. Pulsanti senza interazzione alla pressione. Una tastiera bianca che vista alla luce del sole è inutilizzabile. Ma ci sono moltissime incongruenze ergonomiche. Non ê solo un prodotto nuovo che rompe con il passato è in realtà un lavoro incompleto e superficiale. Questo non è minimalismo. Sempra una sterile interpretazione testuale. La prossima versione dovrà essere ancora più spinta, ma la strada intrapresa porterà ad una grafica in stile DOS. Solo testo!!
Apple ti accorgerai di aver fatto fiasco troppo tardi.