Caro Brambilla, è Roma a spingere verso la secessione

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Brambilla diceva che il referendum fosse inutile, ora che porta alla secessione. Roma non ignori la questione settentrionale o saranno guai

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foto: ilgiornaledimonza.it

I due referendum di Lombardia e Veneto saranno un evento storico. Per i lombardi sarà sicuramente la prima occasione di poter determinare il loro futuro. E’ del tutto naturale che qualcuno, di fronte a questo risultato epocale, cominci ad andare fuori giri e a picchiare in testa. E’ il caso del Capogruppo PD in Regione Lombardia, Enrico Brambilla. Un caso più che emblematico il suo. Per mesi ha gridato ai quattro venti l’inutilità del Referendum per l’autonomia della Lombardia, arrivando addirittura a scrivere un libro da titolo inequivocabile: « Referendum inutile e l’autonomia necessaria». Quindi per Brambilla il referendum sarebbe inutile. Bene, anzi male, malissimo. Ma andiamo avanti.

Oggi, a due settimane dal voto, compie una giravolta di centottanta gradi. Eccolo che su ilcittadino.mb compare a piena pagina una profezia terrificante:

La Lega getta la maschera e si prepara ad imboccare la via catalana della secessione

Ma come Brambilla? Fino a ieri il referendum era inutile, oggi porterebbe addirittura alla dissoluzione dell’unità nazionale. Sarebbe il caso di mettersi d’accordo con il proprio cervello. La confusione è totale.

Val la pena però ricordare a Brambilla, quando si sarà ripreso dal suo stato confusionale, che la vicenda catalana dovrebbe insegnarci come sia invece importante sostenere questo referendum. La Catalogna ha avviato un percorso politico nei primi anni duemila, volto a chiedere più libertà e più risorse al governo centrale. Che poi, come ben sappiamo, significa pretendere che lo stato centrale «rapini» meno risorse ai territori più ricchi. Cosa ha fatto Madrid per tutta risposta? Non ha tenuto in considerazione le richieste di Barcellona, ha addirittura bocciato lo Statuto d’autonomia elaborato negli anni dal Governo regionale catalano. Ha evitato di rispondere ad una forte e legittima richiesta di autonomia. Risultato? Ha portato lo scontro al punto peggiore, quello della rottura.

Per questo è necessario che più lombardi possibile si rechino alle urne, per dare una sveglia a Roma, una bella sberla, che riporti alla realtà della situazione. E qual è la realtà? Sono i 54 miliardi depredati da Roma, ogni benedetto anno, ai danni della Lombardia. Quello della Catalogna è di «soli» 8 miliardi. E gran parte di questi vanno ad alimentare gli sprechi del governo centrale, altro che a finanziare la «solidarietà nazionale», come sostiene Brambilla.. Tanto che, ricordo al distratto Brambilla, è lo stesso Governatore Maroni che ha assicurato che la solidarietà alle altre regioni la faremo direttamente noi. Senza sprechi, senza clientelismi, senza sistema romano. Brambilla non si preoccupi per il Sud, che non ha nulla da temere da questo referendum, pensi piuttosto alla sua terra.

Quindi è Roma che rischia di portarci sull’orlo della secessione, con il suo continuo atteggiamento arrogante, con il rifiuto continuo nel trovare una soluzione alla questione settentrionale. A Roma serve uno sberlone democratico, i cittadini possono darlo con il referendum del 22 ottobre.

2 risposte a “Caro Brambilla, è Roma a spingere verso la secessione”

  1. Avatar Sergio Andreani

    Brambilla mi ricorda un malato terminale.

  2. Avatar Sergio Andreani

    Hei !!!!!

    Avete fatto un errore !

    I miliardi rubati sono 54 non 4 !!!!

    Correggere subito.