Un interessante dibattito su Pedemontana, la sua utilità, le critiche e i timori. Rispondo allo spunto e allo stimolo del direttore di MBNews.it Matteo Speziali
Pedemontana un giorno diverrà forse un caso di studio. Non solo per i suoi primati, che lo rendono il più moderno tra i progetti autostradali (altro che vecchio!), ma per la quantità enorme di falsi miti e notizie infondate che la circondano. Spiace, ma nella replica del Direttore Matteo Speziali di MBNews.it (in cui colgo aspetti positivi e alcune ragioni che spiegherò in conclusione) ne viene riportata una bella collezione. Cerco di rispondere per punti sintetici, così la facciamo semplice.
::Pedemontana è un progetto vecchio?::
Ad essere «vecchia» semmai è l’idea della Pedemontana, la cui necessità inizia a emergere diversi decenni fa, non certo il progetto e l’autostrada. Al contrario, l’Autostrada Pedemontana è una delle più moderne infrastrutture al mondo. Totalmente in trincea, per lunghi tratti addirittura in galleria per un totale complessivo pari a circa il 75% del tracciato, e quindi è un’autostrada a ridotto impatto ambientale. Infine è tecnologicamente la prima autostrada in Italia e tra le prime al mondo, ad utilizzare il sistema Free Flow per il pagamento. Non esistono caselli, file alle barriere, puzza e inquinamento. E si paga (tariffe care, è vero!) solo per i chilometri che si percorrono. La scelta di utilizzare il sistema Free Flow ha consentito di realizzare uno svincolo autostradale (di entrata e uscita) mediamente ogni 5 km, diversamente dai 15 km normalmente previsti nelle altre autostrade, in tal modo l’utente può utilizzare Pedemontana per il percorso strettamente necessario allo spostamento da effettuare. Inoltre, non avendo barriere di esazione, si riduce notevolmente anche l’impatto ambientale a livello di consumo del territorio, che risulta essere del 75% inferiore agli svincoli autostradali tradizionali.
::Nata sotto una cattiva stella?::
Pedemontana è tra le più grandi opere autostradali che si sta realizzando in Europa oggi. E’ un tratto autostradale che si snoderà all’interno di una delle aree più densamente popolate e trafficate d’Europa, attraversando le zone teatro di un disastro ambientale degli anni ’70 (Seveso). Sommate a tutte queste difficoltà, aggiungiamo che per l’opera lo Stato mette a disposizione a fondo perduto un importo pari a 1,2 miliardi di Euro, pari a circa il 30% dell’investimento complessivo, mentre il restante importo viene reperito da Autostrada Pedemontana sul mercato del debito finanziario e restituito con interessi, nel corso della concessione, agli Enti finanziatori. E’ normale quindi che il percorso realizzativo dell’opera sia travagliato e irto di difficoltà. Ciò significa che non serva o che non debba essere realizzata? Se così fosse, non faremmo più nulla, tantomeno le metropolitane tanto evocate, che sono le opere più costose, lunghe e invasive nella realizzazione.
:: Ci sono più svantaggi che vantaggi?::
Passare ore della nostra vita fermi in auto, anche solo per coprire distanze di pochi chilometri, è una delle cause dello stress della nostra vita brianzola. Pedemontana ha questo obiettivo: farci muovere velocemente, ridurre il traffico che dilania la nostra Brianza, ridurre l’inquinamento prodotto da migliaia di auto ferme in colonna. Non crea traffico, permette alle auto di utilizzare una arteria a scorrimento veloce. Certo, verrà sacrificato del territorio, ma siamo certi che non lo stiamo già sacrificando oggi riempiendolo di serpentoni di auto ferme? E poi, la Provincia di Varese non è percorsa da Pedemontana, che insiste praticamente tutta in Brianza con la prima tratta su Como.
Tutti a dire che sia inutile, ma l’avete mai utilizzata? Io la percorro quotidianamente. Quella strada è una manna dal cielo e già oggi, che non collega ancora centri abitati di rilievo, si piazza a metà classifica per utilizzo rispetto a tutte le autostrade italiane. Non c’è la fila ferma, è vero, ma questa è una fortuna! L’autostrada che ha la fila ferma è un fallimento, perché non assolve alla finalità per cui è stata inventata: muoversi velocemente.
:::: Perché non dirottare gli investimenti sulla Metro?::::
Questo è l’inganno più curioso, di chi sostiene che quei soldi possano essere utilizzati altrove. Pedemontana è una società che genera e genererà ancora di più in futuro degli utili. Gli importi investiti nel capitale della Società (così come i 350 milioni che ha investito Regione Lombardia di cui si fa cenno) perché quei soldi torneranno indietro con gli interessi ben remunerati, con l’incasso dei pedaggi. Una metropolitana ha costi elevati e ricavi che non coprono nemmeno i costi di gestione, figurarsi la costruzione dell’opera. Quindi, non troverete mai degli investitori che metteranno il capitale necessario per costruire una metropolitana, a meno che le casse pubbliche non si impegnino metterli a disposizione a fondo perduto.
Noi comunque, come Regione Lombardia insieme al Governo, abbiamo finanziato anche la metropolitana verso Monza e anche la progettazione del collegamento da Vimercate.
:: Perché non eliminate il casello della est?::
Anche questo è stato un impegno di mandato per Fontana, non ancora realizzato, reso pure più complicato dalla crisi pandemica. Ma qui siamo al benaltrismo assoluto. Argomento buono per una frecciata politica, che raccolgo e accetto, beninteso.
Infine, colgo la parte che reputo buona e condivisibile dell’intervento del Direttore: innanzitutto il dibattito serio sui contenuti, pur da posizioni contrapposte. Merce rara in questi tempi di politica «social». E sono d’accordo che dovremmo fare di più e meglio per spiegare Pedemontana, per renderla più compatibile con il contesto del nostro territorio e aprire un dibattito, per esempio, sull’utilità di realizzare la tratta D. Non tifiamo per distruggere ciò che porterà sollievo a cittadini e artigiani brianzoli, discutiamo su come farla bene e meglio dove ancora si può decidere.
Dobbiamo smettere però di pensare che il complesso sistema della mobilità si assolva solo puntando sul trasporto pubblico locale e sui treni. Volete far passare tutte le merci sui treni? Pensate che sarebbe indolore per il territorio raddoppiare le linee ferroviarie e far subire il passaggio di centinaia di convogli al giorno e notte? Ditelo ai cittadini. Pensate di far spostare solo con i mezzi pubblici tutti quelli che, per esigenze di lavoro, familiari e svago, utilizzano l’auto tra la Brianza est e quella ovest? E’ impossibile, oltre ad essere economicamente insostenibile. La soluzione è agire nel mix, per questo Pedemontana serve.