Andrea Monti (Lega): “Tav necessaria, fare squadra con altre Regioni per evitare altri ritardi”
Milano, 16 settembre. Il Gruppo della Lega in Regione Lombardia ha presentato una mozione sulla realizzazione del TAV Torino-Lione, che sarà discussa nella seduta di domani del Consiglio regionale. Nel merito è intervenuto il vice presidente della Commissione Territorio e Infrastrutture e primo firmatario, Andrea Monti (Lega).
“La mozione che sarà discussa domani al Pirellone – spiega Andrea Monti – nasce dall’esigenza di avere chiarezza da parte dello Stato circa il futuro della Tav. Un’opera infrastrutturale che serve a connettere l’intero bacino padano con il resto dell’Europa. Il primo Governo Conte è caduto anche per colpa della posizione oltranzista e ideologica del Movimento 5 Stelle proprio su questo punto. Adesso, la formazione del nuovo Esecutivo, che vede la bizzarra alleanza fra grillini e Pd pone nuovi interrogativi, che chiediamo siano dipanati una volta per tutte.
Il Premier Conte si è infatti esibito in una serie di pirolette degne del miglior trasformista proprio sulla Tav. Prima era contrario, poi favorevole e adesso non è dato saperlo. Il Pd invece, storicamente favorevole all’opera, adesso tace. A questo punto staremo a vedere cosa voteranno domani nell’Aula del Pirellone, se saranno coerenti o si sono definitivamente allineati con i loro nuovi amici con cui pretendono di governare il Paese.
La nostra posizione, come Lega, è sempre stata molto chiara: la Tav serve, è strategica e si deve fare, per una miriade di ragioni, non da ultimo il grande danno economico che deriverebbe dal rinunciare alla sua realizzazione.
Con questa mozione chiediamo che la Regione ribadisca la sua posizione favorevole alla realizzazione della linea ad alta velocità e che si faccia portatrice ancora una volta degli interessi economici del Nord. In questo senso riteniamo sia fondamentale fare fronte comune con le altre realtà regionali interessate. Si chiede quindi che la Lombardia si faccia promotrice di un’azione coordinata e congiunta con le altre regioni, ovvero Piemonte, Veneto e Friuli, per chiedere al Governo una risposta chiara ma soprattutto perché si evitino altri inutili ritardi – conclude Andrea Monti – che non fanno bene alla nostra economia e danneggiano tutto il Paese.”
Ufficio Stampa