E adesso pedala! Davanti c’è una sfida difficile, quella di ripagare la fiducia che in tantissimi (davvero tanti) hanno riposto in me
Se c’è una cosa che non va per niente «veloce» anche dalle nostre parti, per ricordare il nostro slogan della campagna, sono i risultati elettorali. Dopo 24 ore dalla conclusione dello spoglio, non sappiamo ancora quali siano i risultati definitivi, tantomeno il numero esatto di elettori che hanno scritto sulla propria scheda «Monti», dandoci fiducia. I nostri conti, fatti in casa e ancora incompleti, ci dicono che sono almeno 3580. Tanti, tantissimi, molti di più di quelli che avremmo mai immaginato. La mia Lazzate mi ha regalato da sola 745 preferenze, Ceriano e Cogliate quasi 400 a testa, le alte Groane poco meno di 2.000. Tutto merito delle tante persone che hanno condiviso un progetto, un’idea e un modo diverso di fare e intendere la politica. Una vittoria dei provinciali, come qualcuno ama disprezzarci, anche se le 208 preferenze a Monza dicono che il capoluogo ha fatto la sua parte. Lo abbiamo detto e ridetto mille volte in campagna elettorale, vogliamo portare in Regione Lombardia una politica che sappia essere più veloce e più concreta. Una politica su misura del brianzolo. Vogliamo più autonomia e giustizia fiscale per i nostri concittadini, per la nostra gente. Il nostro lavoro è stato premiato, la nostra gente ha riposto in noi grande fiducia. Dico «noi», perché dietro il neo Consigliere Andrea Monti c’è un gruppo di persone che ha lavorato, lavora e lavorerà ancora al mio fianco. Il grazie, grande e commosso, permettetemi di rivolgerlo a mio padre. Grazie a lui ho e abbiamo raggiunto questo obiettivo; per la ricca eredità politica che ci ha lasciato in dote, per averci mostrato come si fa la politica, quella vera, fatta di tanta concretezza e poche chiacchiere. Per averci insegnato che è meglio salire un passo alla volta, con la forza delle proprie gambe, senza voler a tutti i costi bruciare tempi e tappe. Grazie a te papà, abbiamo fatto il massimo per onorare ciò che sei stato e ciò che ci hai lasciato. Ed è veramente un peccato non poter sentire cos’è che abbiamo sbagliato. Perché qualcosa sicuramente abbiamo sbagliato e tu ce l’avresti fatto notare. A voi non dico grazie, dico che adesso pedaliamo, perché ora viene il difficile. Io sono già con la spada in mano per difendere la nostra gente.
Una risposta a “Hai voluto la bicicletta?”
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