Un grossolano errore politico. Una repressione violenta e senza senso che ha fallito. Il referendum c’è stato.
Niente sarà più come prima. Ci sono ferite che non si rimarginano, sanguinano per decenni. Talvolta per secoli. Oggi Madrid ne ha lasciata una di queste, in ogni singolo cittadino catalano. Madrid ha compiuto un errore politico imperdonabile: ha usato la forza. Questo ha trascinato masse di catalani in piazza, ha convinto anche i più restii a lasciare le proprie case e a gettarsi nei seggi. Anche a costo di prendersi le manganellate. Più la Guardia Civil menava e più il popolo si scaldava. Madrid mostrava i muscoli, sparando proiettili di gomma all’indirizzo di sovversivi anziani. impegnati a brandire carta e penna con le mani alzate. Lo Stato ha esercitato la sua forza anche contro donne e bambini. La brutalità non ha risparmiato nessuno. C’è persino una foto che ritrae un poliziotto intento a respingere un pericoloso facinoroso in carrozzina. Incredibile. Ci dev’essere stato un momento, in questa giornata che ha teletrasportato la Spagna e l’Europa in pieno novecento, in cui qualcuno a Madrid si dev’essere reso conto. “Abbiamo fatto una cazzata”, avrà esclamato in qualche stanza che conta. Troppo tardi. La frittata era servita. Azione peraltro fallimentare, anche rispetto all’obiettivo di fermare la consultazione. La Guardia Civil, menando donne, vecchine e bambini, è riuscita a sigillare meno del 20% dei seggi. Ridicolo. Il nulla, tenuto conto che gli avversari erano tutt’altro che “resistenti”. Hanno cercato per giorni di sequestrare le schede, le urne, i seggi. Hanno chiuso e sequestrato siti internet e server, hanno minacciato ogni singolo scrutatore di multe a cinque zeri. Hanno addirittura chiuso lo spazio aereo. Risultato? Milioni di persone al voto.
Per tutti questi motivi, per questa scellerata scelta di Mariano Rajoiy di chiamare l’opzione della forza, per la giornata terribile che ci ha costretto a vivere oggi. Noi non siamo più amici della Spagna. Non lo può essere nessuno che abbia ancora la voglia e l’orgoglio di dichiararsi democratico. Non sappiamo cosa succederà domani, sappiamo bene però quello che è accaduto oggi. Questo ci basta per cancellare dalla lista degli amici la Spagna. Non è gradita, si è posta fuori dal recinto democratico. Potevate imitare Cameron, avete emulato Franco. Addio Spagna.
Una risposta a “Spagna, non siamo più amici”
Ne io viste tante, anche se 63 anni non sono molti, ma anche questa va a raggiungere le porcate che Governi di mezzo mondo hanno fatto subire ai loro Cittadini. Purtroppo quando la Politica, la migliore scienza nata per migliorare la vita dei Popoli , è fatta di persone senza scrupoli e assetate di potere personale fanno si che la Storia si ripeta.