Premetto che per me Antonio Razzi è il numero uno, nel senso che a livello di comicità sta almeno due passi avanti ai suoi innumerevoli tentativi di imitazione, Crozza compreso. Non lo trovo però simpatico, nel significato etimologico del termine (syn-pathos) , cioè non scatena in me nessuna passione o sentimento comune; lo trovo invece molto ridicolo, sempre etimologicamente parlando (dal latino ridiculus), cioè mi fa molto ridere e non è certo una cosa da poco, perché ridere è comunque una cosa buona, molto buona.
Ci dovremmo però domandare cosa diavolo ci faccia Antonio Razzi in politica, e come sia possibile che qualcuno pensi addirittura di portarselo dietro come testimonial, come spalla nei propri comizi. Lo ha fatto Lara Comi, che ha imperversato per radio, tv e palchi di decine di città del Nord, facendosi sponsorizzare da uno che fa politica al grido di “fatti li cazzi tuoi”.
Ognuno decide naturalmente di fare la campagna elettorale che vuole, e se desidera farsi accompagnare da uno che vive la politica non per “passione” ma piuttosto per “pensione”, è libero di farlo. Il problema più grave sta nel fatto che questa scelta ha fruttato alla Comi 84.048 preferenze, è risultata la seconda più votata nel Nord Italia. Quindi ha vinto lei, brava e complimenti.
Tutto normale? Io non credo, nel senso che [tweetability]la campagna di Lara Comi non ha nulla a che fare con la politica, è qualcosa di molto più simile allo show business[/tweetability], tant’è che salendo sul palco lei presentava Antonio Razzi sottolineando che “questo è quello vero, l’originale, non è l’imitazione di Crozza”. E lui prendeva la parola, come fosse una scimmietta di quelle che giravano negli anni 80 nelle spiagge per allietare i bambini, farfugliava due parole due in un italiano stentato, e ci ricordava che potevamo votare solo domenica e fino alle ore 23.00. Interventi pregni di sostanza. Al massimo aggiungeva un “comprate la mia maglietta”, quella con scritto sopra “fatti li cazzi tuoi”, “perché l’incasso va in beneficenza” si raccomandava di sottolineare.
Badate bene, non mi scandalizzo mica perché Antonio Razzi si esprime male oppure non è laureato (non lo sono nemmeno io); amo ed apprezzo le persone semplici, chi bada al sodo e al concreto, il problema è che non ci trovo nulla della politica, perlomeno per come la intendo io, lì dentro. [tweetability]A cosa serviva Antonio Razzi per la campagna di Lara Comi? Era una sorta di clown? Un gadget? [/tweetability] Come fosse una spilla o un adesivo da distribuire? Come un palloncino che si regala ai bambini? Una spalla comica per i suoi interventi? Dovevamo votare per le europee oppure per la finale del Grande Fratello, o magari per quella di Amici? A me questo fa un po’ schifo, e non perché mi senta migliore di loro, tutt’altro, perché questo qui con i nostri soldi fa il furbo, e mi girano le palle.
E dopo questi qui sono magari quelli che vanno in giro a dire: “non votate Grillo perché è un comico”, come ha fatto Berlusconi: questo si che fa davvero ridere. Eppure alla fine ha ragione la Comi, brava e complimenti ancora per le sue 84.048 , perché evidentemente è così che funziona, forse anche lei come Razzi ha capito che è “tutto una malvivenza”, al popolo diamo in pasto panem et circenses, rabboniamoli, e alla fine fatti li cazzi tuoi che campi cento anni!
Il problema sta tutto in quelle 84.048 persone che hanno scritto il nome “Comi”, nonostante questa si sia fatta sponsorizzare da uno che stava in Senato pensando solo alla pensione, che considera la Corea del Nord un posto ordinato e pulito come la Svizzera, che arriva candidamente a sostenere che tutti gli italiani in fondo pensano a se stessi e quindi lui non è peggio di altri; ecco qual è il vero problema.
Mi interrogo a questo punto sul come si debba fare politica: io che credevo ancora nell’impegno disinteressato, nella dedizione e perseveranza nel difendere le proprie idee e la propria causa, nello studio delle complesse problematiche che strangolano da decenni la nostra gente e la nostra terra. Ma va, evidentemente ci sbagliavamo tutti, perché qui è “tutto una malvivenza”, qui è tutto show, spettacolo, intrattenimento e chi se ne fotte del resto. Piglia l’occasione al volo, incassa i voti, e per cinque anni sei a posto.
Mi spiace ma io non mi piego a questa logica, e [tweetability]ogni volta che troverò uno come Antonio Razzi che sale su un palco davanti a me, non potrò fare altro che fischiarlo[/tweetability], mandarlo a quel paese ed andarmene, come ho fatto venerdì 23 maggio scorso. Poi ci interrogheremo anche come potranno essere questi personaggi a ricostruire il futuro centro destra. Mi vien da ridere, ma vedrò bene di farmi “li cazzi miei”.
4 risposte a “Lara Comi si è fatta sponsorizzare da Razzi e ha preso 84.048 preferenze. Posso dire: “che schifo”?”
Amico caro , sienti a me , fatti li cazzi tui
Molto egreio Andrea Monti, con tutti gli scandali e le vergogne che ci sono in Italia come mai vai ad interessarti della campagna elettorale di Lara Comi? Devo concludere che il tuo blog è piuttosto malmesso! Comunque voglio dirti una cosa e darti un consiglio non richiesto. Secondo me faresti bene ad interessarti di quelli che alle elezioni si fanno sponsorizzare dai mafiosi, piuttosto che prendertela con Lara Comi e con Antonio Razzi. Se poi Razzi ti fa ridere veramente, dovresti essergli grato, perchè è scientificamente dimostrato che il riso, inteso come il sorridere, allunga la vita e ne migliora la qualità. E allora smettila di fare il moralista, soprattutto perchè con tutti i guai che abbiamo, Razzi e la Comi sono proprio l’ultimo dei problemi. Forse nemmeno ti sfiora l’idea che ognuno conosce bene il suo territorio, e Lara Comi ha capito come farsi rieleggere dai suoi. Sempre meglio di quelli che vengono collocati dalle segreterie dei partiti in posti lontanissimi, per avere la sicurezza di essere eletti, ma in realtà sono come degli alieni in quei territori di cui non conoscono e non rappresentano niente. Meglio Lara Comi nel suo territorio. Ne convieni?
Caro Nino, a parte che di cosa parlare sul mio blog lo decido io, a parte che il fatto che ci sia dell’altro schifo non impedisce di parlare di questo, a parte queste cose le spiego: io ero su quel palco 15 minuti prima che ci salisse la Comi, contro cui non ho nulla in particolare e a cui ho fatto più volte i complimenti x il risultato (avrà letto solo il titolo?), lei è arrivata annunciandosi all’ultimo momento, e va bene accolta, e senza avvisare sale sul palco con uno come Razzi? A me può non stare bene visto che mi sono fatto tutt’altra idea di come bisognerebbe fare il Senatore? Fa ridere, l’ho detto io prima di lei se avesse letto, ma allora che faccia il comico e non il politico. E poi stai a vedere se adesso non si può criticare Razzi… Rob de mat,…
Onestamente non saprei se posso considerare Antonio Razzi “simpatico” . . Certamente tipi come lui , e assicuro ne sono molti , sono la dimostrazione di quanto poco richiede la politica per far il politico …. Basta poco …. ma molto faccia di bronzo