Leggo con vivo interesse questo articolo su lavoce.info: http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002823.html , ed invito tutti voi a farlo.
Marco Onado con stile asciutto ma efficace, descrive l’andamento dei rendimenti sui titoli di stato europei da giugno ’10 a gennaio ’11. Situazione tragica, fin qui nulla di nuovo.
Analizzando però il grafico che riporto qui sotto, comincia a nascere qualche dubbio a noi tutti convinti, come ci hanno convinto, che fosse il malgoverno del Cav. a far schizzare in alto lo spread.
Procediamo con ordine, perché ce ne sono delle belle.
Vi ricordate quante volte si è detto frasi del tipo: “Berlusconi deve fare come Zapatero, che si è dimesso per senso di responsabilità e lo spread è caduto in basso”.
Zapatero annuncia le sue dimissioni gli ultimi giorni del mese di luglio, infatti, se notate bene il grafico riporta proprio a fine luglio un crollo vertiginoso dello spread spagnolo (riga blu) diminuendo di colpo di circa 100 punti. Però la cosa strana è che lo stesso andamento lo compie la riga rossa del grafico, ovvero lo spread italiano. E in Italia mica governava Zapatero!
Proseguiamo. Lo spread rimane costantemente alto, sopra i 400 punti nel mese di agosto, per poi iniziare la vorticosa e costante salita che lo porterà al picco dei primi di novembre; inutile ricordare come la grancassa mediatica picchiasse duro contro il governo e il Cav. in quei due mesi, imputando la febbre dello spread al loro presunto immobilismo e alle sue inefficienze, il discredito internazionale, l’inadeguatezza, tutte cose note, lo ricordiamo bene. La cosa anche qui strana è però che lo stesso andamento della riga rossa (Italia) viene tenuto anche dalla riga blu (Spagna), davvero curioso che il malgoverno italiano influenzi lo spread spagnolo, non credete? Ma c’è di più! Finalmente il 12 novembre il Cav. si dimette, il popolo di sinistra festeggia (chissà poi perché?!?) e comincia l’attesa verso la discesa dello spread, che per qualcuno avrebbe dovuto essere automatica (Buttiglione/Bersani docet). Per i primi giorni nulla, lo spread non accenna a salire. Bisogna attendere i primi provvedimenti di Monti, tutti dicevano, vedrete poi la fiducia dei mercati. Solo a fine novembre lo spread inizia a scendere, circa 100 punti, ma Monti ancora non ha varato nessun decreto. Ancora una volta, stessa identica discesa nel grafico tra Italia e Spagna. Vuoi vedere che il Cav. governava segretamente anche in Spagna? Potrebbe essere una teoria valida, non meno probabile di tutte le baggianate che si sono dette sullo spread negli ultimi sei mesi. Ultima chicca, il 6 dicembre Napolitano firma il decreto salva Italia, finalmente l’azione di Monti si fa vedere e ci differenziamo dalla Spagna! Ci differenziamo sì, ma in negativo, infatti, il nostro spread inizia a salire e il loro a scendere!
Tutto questo sul pezzo de lavoce.info naturalmente non lo trovate, semplicemente perché l’autore, Marco Onado, analizza in maniera seria la situazione e si limita a ricordare che da aprile 2010 è partito un attacco speculativo verso la zona euro, che non ha poi tanto a che fare con il Cav, il suo governo o la Lega. Non mi scandalizzo più di tanto per le sciocchezze dette e ridette sul tema, a preoccuparmi è il fatto che a causa di quelle sciocchezze si è posto fine ad un governo voluto dagli elettori per metterci un governo voluto dalla Merkel. Questo dovrebbe indignarci tutti.