Zingari e accattonaggio molesto. Il Ministero “corregge” Il Consigliere Mariani. Atto grave e liberticida. Intervenga il Sindaco.

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Schermata 2013-10-15 alle 17.34.53Pensavate forse di vivere in un Paese libero? Credevate che in Italia vi fosse la libertà di pensiero e di legittima critica? Dovete ricredervi. Secondo un tale, che di nome fa Marco De Giorgi, e che si occupa (a spese nostre) di portare avanti l’U.N.A.R. (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), non siamo del tutto liberi, o almeno lo siamo fino ad un certo punto, ovvero dipende da chi vogliamo criticare e che cosa tentiamo di denunciare.  Un Consigliere Comunale della Lega Nord è stato vittima di una missiva politicamente intimidatoria che mira, di fatto, a limitare la sfera della sua libertà e azione politica; un fatto gravissimo e credo che sia dovere del Consiglio Comunale tutto, del suo Presidente Paciello e del Sindaco di Monza Scanagatti, stigmatizzare il contenuto di questa lettera, al di là delle legittime e sacrosante critiche alle opinioni e all’operato del rappresentante della Lega Nord. 

Veniamo ai fatti. Il Consigliere Comunale della Lega Nord a Monza, Alberto Mariani, credeva di poter svolgere il suo ruolo di rappresentante dei cittadini all’interno dell’Assemblea Comunale; per questo, dopo mesi passati a raccogliere le denunce, le lamentele e gli sfoghi di alcuni commercianti e di molti monzesi, evidentemente esasperati dai comportamenti molesti di alcuni soggetti che in città hanno dimostrato di non saper comprendere il confine, peraltro nemmeno sottile, tra l’accattonaggio e l’insistente richiesta al limite della violenza personale, decise, quindi, di interrogare il Sindaco in merito a questa problematica. Risultato? Il Consigliere Mariani si vede recapitata una lettera direttamente da Roma, proprio a firma di Marco De Giorgi, che verga una vera e propria lettera di richiamo da parte dell’UNAR, organismo facente capo al Ministero dell’Integrazione, quello della Kyenge, per intenderci.

Il grande orecchio dell’apparato ministeriale coordinato dalla Kyenge ha “esaminato con attenzione”, così si dice nella lettera, queste precise parole del Consigliere Leghista:

 

“Gli zingari intimoriscono gli anziani insistendo nel chiedere l’elemosina, entrano nei negozi sporcando e creando problemi. Senza contare che soprattutto nella zona di via Boito ci sono stati esercizi che hanno dovuto attivare servizi di vigilanza privata per evitare piccoli furti …. “

 

E dopo l’attento esame da parte degli uomini dell’UNAR, ecco la “sentenza” di De Giorgi:

 

“L’accostamento di un intero gruppo etnico alla propensione al furto, all’accattonaggio o ad attività delinquenziali al di là degli evidenti profili di illegittitnità, oltre a non risolvere il problema della criminalità rischia di incrementare nella popolazione locale sospetto e diffidenza verso una comunità già bersaglio di campagne di odio razziale”

 

Naturalmente nessuno ha scritto, da Roma, per adoperarsi a risolvere il problema sollevato, perché in fondo chissenefrega se quattro anziani si lamentano o vengono importunati? Chissenefrega se i commercianti sono esasperati da taluni comportamenti? Chissenefrega se in alcuni luoghi della città, tipo Piazza Cambiaghi, persone senza motivo bivaccano per tutto il giorno e si ripetono da mesi episodi di aggressioni e violenze? Appunto, chissenefrega? Senza contare poi i numerosi casi di sfruttamento minorile.

Insomma, se vi sono dei Rom o degli Zingari che esagerano con l’accattonaggio molesto non è possibile denunciarli? Badate bene che Mariani non ha affermato che tutti gli Zingari in generale intimoriscano gli anziani, ma evidentemente faceva riferimento ad episodi ben specifici di cui era venuto a conoscenza e in cui i protagonisti di tale deplorevole azione erano nella fattispecie zingari. E non si potrà certo dire che Alberto Mariani ragiona così perché è un rozzo e incivile leghista razzista, visto che solo qualche settimana fa è stato addirittura il Ministro dell’Interno francese, Manuel Valls, a spingersi addirittura oltre, affermando che Rom e Zingari, a suo dire, non sarebbero integrabili nella società francese e andrebbero per la gran parte espulsi e rimpatriati. Avrà scritto e firmato una letterina anche al Ministro Manuel Valls il rigoroso Marco De Giorgi dell’UNAR? Probabilmente no.

Vi sono ulteriori aspetti, per così dire inquietanti in questa lettera: De Giorgi infatti non si limita a riprendere e bacchettare il Consigliere della Lega Nord per le sue esternazioni, ma va oltre, impartendo le direttive per le future dichiarazioni, quasi a voler ordinare confini ben precisi entro cui il pensiero di un libero Consigliere debba esternarsi. Scrive infatti:

 

“Ciò posto, si chiede di volere considerare l’opportunità, per il futuro, di trasmettere alla collettività messaggi di diverso tenore, ispirati ai valori del dialogo, della tolleranza, della convivenza pacifica tra le persone indipendentemente dalla loro origine nazionale”

 

Ancora più stravagante la richiesta finale:

“Nel ringraziarLa per l’attenzione che vorrà riservare alla presente nota e nell’attesa di un cortese riscontro, porgo distinti saluti”

 

Si scrive “nell’attesa di un cortese riscontro”??? Cosa significa? Perché il Consigliere Alberto Mariani dovrebbe rispondere a questa lettera? E soprattutto cosa dovrebbe rispondere?

Personalmente credo che l’unica risposta da inviare sia la trasmissione di poche, semplicissime righe, racchiuse nell’art. 19 della DichiarazioneUniversale dei Diritti dell’Uomo del 1948:

 

Articolo 19

Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.”

 

Caro De Giorgi e caro UNAR, non molestateci.