Micromobilità elettrica – Audizione al Pirellone

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Andrea Monti (Lega): «Obbligo di casco per chi viaggia in monopattino. Troppi incidenti per colpa dell’assenza di regole»

Si è tenuta oggi in V Commissione Territorio e infrastrutture del Pirellone un’audizione riguardante il servizio di sharing monopattini sul territorio del Comune di Milano. L’audizione, richiesta dal vicecapogruppo del Carroccio a Palazzo Pirelli Andrea Monti, ha visto la partecipazione, in presenza o da remoto, dell’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato, dell’assessore alla Mobilità del Comune di Milano Marco Granelli, del presidente ACI Milano Gerolamo La Russa e dei principali rappresentanti delle aziende che forniscono il servizio sul territorio del Comune di Milano.
«Ho voluto quest’audizione», spiega il vicepresidente Monti, «a seguito dei recenti fatti di cronaca che hanno riguardato incidenti derivanti dall’utilizzo massivo dei monopattini elettrici nelle principali città lombarde: 286 episodi noti solo a Milano tra il giugno del 2020 ed il febbraio del 2021, con un significativo aumento a partire dal mese di luglio e con diversi infortuni, alcuni dei quali mortali nel periodo post lockdown».
« A questo punto», continua il consigliere regionale leghista, «è chiaro che il monopattino va considerato un vero e proprio mezzo di trasporto, non assimilabile ai velocipedi ma ai ciclomotori. E pertanto non risulta regolamentato in maniera corretta ed efficiente. Il fenomeno dello sharing dei monopattini è esploso in maniera esponenziale, grazie anche al suo basso impatto ambientale, ed è stato coadiuvato da una massiccia propaganda da più parti, anche dallo stesso Comune di Milano, che oggi abbiamo convocato per il grande ruolo che ha avuto nella diffusione di questo strumento e per il fatto che dispone della flotta di maggiori dimensioni».
«La diffusione della micromobilità elettrica», prosegue Monti, «è un tema importante per il futuro delle città, specie per quelle con un grande volume di traffico, ed in vista della riscrittura del nuovo Codice della strada. Considerando che il monopattino elettrico viaggia ad una velocità sostenuta, è silenzioso e poco visibile in quanto di piccole dimensioni, si rende necessaria l’introduzione di alcune regole. Innanzitutto l’obbligatorietà del casco, dato che l’anno scorso sono stati ben 249 gli episodi di incidenti che hanno visto tra i feriti anche gli utenti dei monopattini, poi l’introduzione di una targa, in quanto 2/3 dei monopattini in circolazione sono privati e dunque non identificabili; infine un’assicurazione contro gli incidenti che tuteli le parti in causa».
«Un’ipotesi sul tavolo di lavoro», conclude Monti, «è la stesura di una legge regionale che regolamenti una situazione al momento totalmente fuori controllo».