Regione Lombardia, ex ospedale psichiatrico di Limbiate

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Andrea Monti (Lega): “Videosorveglianza e controllo degli accessi, mettere in sicurezza la zona”

Milano, 6 novembre. È stata discussa durante la seduta odierna del Consiglio regionale, l’interrogazione, con primo firmatario il vice capogruppo della Lega Andrea Monti, sull’ex ospedale psichiatrico Antonini di Limbiate.

“Ringrazio l’Assessore regionale al Welfare Gallera – afferma Andrea Monti – per la risposta alla nostra interrogazione, che interessa una questione importante non soltanto per Limbiate e la frazione di Mombello, ma per tutta la Provincia di Monza e Brianza. Come noto purtroppo una buona parte dell’area dell’ex ospedale psichiatrico Antonini versa in uno stato di abbandono, elemento che pone un problema sentito dalla popolazione in termini di degrado e sicurezza.

Abbiamo voluto quindi mettere sul tavolo questioni precise circa il progetto di riqualificazione, che prevede l’apertura di due REMS da 40 posti letto totali (strutture che vanno a sostituirsi ai vecchi ospedali giudiziari) da sommarsi ad altri progetti, per cui la Regione ha previsto con lo Stato uno stanziamento di circa 17 milioni di euro. L’Assessore ha fornito tempistiche molto precise in questo senso: i lavori di riqualificazione dei padiglioni Forlanini e Ronzoni dovrebbero avere inizio nell’ottobre 2019 e avranno una durata di 18 mesi. Abbiamo apprezzato le rassicurazioni circa l’installazione di un impianto di videosorveglianza e per il controllo degli accessi, che serviranno a mettere in sicurezza l’area e a risolvere quello che al momento è il problema più stringente per la comunità, specie nelle ore notturne, che vedono un via vai di personaggi poco raccomandabili.

Resta ancora da chiarire con precisione quali altri interventi si intenda realizzare assieme alle REMS, considerato l’ammontare cospicuo del budget previsto. Ci aspettiamo chiarezza anche in questo senso, per fornire risposte precise agli abitanti della frazione di Mombello, che già hanno dovuto subire l’installazione di un centro di accoglienza per richiedenti asilo in loco, altro elemento che occorre tenere a mente per quanto attiene la riqualificazione finale di un’area che vanta una storia importante e deve quindi essere valorizzata nel modo giusto.”

Ufficio Stampa