Blocco degli Euro 3

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Andrea Monti (Lega) risponde al Sindaco di Abbiategrasso: “Concordo con le perplessità espresse, ma non è questo il modo di agire”

Milano, 12 ottobre. “Circa la situazione di Abbiategrasso, auspico un intervento chiarificatore da parte dell’Assessore Cattaneo, purtroppo assente durante lo svolgimento della mia interrogazione in Aula. Questo in forza del perdurante clima di incertezza rispetto all’applicazione del blocco dei veicoli diesel Euro 3 in certi comuni lombardi.” Lo afferma Andrea Monti, vice capogruppo della Lega al Pirellone e primo firmatario di un’interrogazione svoltasi martedì scorso in Consiglio regionale, in riferimento alle dichiarazioni del sindaco di Abbiategrasso che ha ribadito la propria volontà di non applicare le restrizioni in vigore dai primi di ottobre.

“È bene precisare come il sottoscritto sia assolutamente concorde con le perplessità espresse dal primo cittadino – specifica l’esponente leghista – ma quanto vale per gli altri abitanti della Regione deve valere anche ad Abbiategrasso. La soluzione infatti non può essere la solita toppa ‘all’italiana’, dove si sussurra agli agenti della Polizia Locale di non applicare le sanzioni. Questo non può andar bene perché, al di là dei profili relativi alla legalità, non si tratterebbe di un comportamento serio o corretto.

La battaglia per rendere più armoniosi e meno punitivi i blocchi agli Euro 3 la stiamo portando avanti d’intesa con la Giunta regionale e il Governatore Fontana ha già dimostrato sensibilità sul tema. Ma la soluzione dovrà riguardare tutti i lombardi e dovrà essere concreta e ufficiale, sicuramente non basata sul sistema del “chiudere un occhio”, modus operandi che francamente poco ha a che vedere con lo stile lombardo.

Poste queste premesse pochi giorni fa la Regione Emilia Romagna ha rivisto i blocchi, eliminando quelli relativi agli Euro 4. Ritengo quindi auspicabile che anche la Lombardia ripensi la deroghe attuali, estendendole a categorie ben precise – conclude Andrea Monti – in particolare ai soggetti economicamente più deboli, alle piccole attività economiche e agli artigiani, che al momento rischiano di essere messi in croce .”

Ufficio Stampa