Ponti a rischio sulla Milano-Meda

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Andrea Monti (Lega): “No allarmismi. Da Regione Lombardia 200.000 euro per la messa in sicurezza della superstrada”

“Sono sorpreso e amareggiato nell’apprendere i contenuti dell’inchiesta pubblicata oggi sull’edizione milanese de Corriere della Sera. Si parla senza mezzi termini di alcuni ponti della superstrada Milano-Meda che sarebbero a forte rischio; addirittura si riportano documenti considerati “riservati” in cui si da l’idea che la Provincia abbia intenzionalmente omesso di comunicare al pubblico i rischi e soprattutto non abbia proceduto alle chiusure di transito. Conosco i tecnici della Provincia e lo scrupolo con cui hanno sempre cercato di affrontare un problema serio, come quello rappresentato dalla superstrada e in generale di tutte le strade provinciali dal momento che le Province, a causa di scelte governative scellerate, sono state private delle risorse necessarie. Per questo motivo credo sia necessario un urgente chiarimento per trasmettere la dovuta serenità a tutti gli automobilisti, con una operazione trasparenza che non lasci spazio a nessun tipo di illazione o speculazione”. Così il consigliere regionale del Carroccio Andrea Monti commenta le notizie di stampa circolate oggi circa la presunta precarietà dei ponti della superstrada Milano-Meda.
“La situazione è certo critica”, continua il consigliere leghista, “ma negli ultimi mesi in Regione abbiamo lavorato per trovare risorse extra da destinare a questa importante arteria, anche lavorando in maniera trasversale tra le forze politiche, grazie soprattutto alla sensibilità mostrata dal nuovo Assessore Claudia Terzi, pronta a mettere tutte le risorse possibili per finanziare i lavori necessari”.
“Proprio un mio emendamento, in fase di assestamento di bilancio, ha recuperato 200.000 euro extra per finanziare le nuove perizie sui ponti e aggiornare la situazione per garantire transiti sicuri. Mi appello alla serietà del Presidente Invernizzi che sono sicuro potrà intervenire immediatamente per chiarire quanto di allarmante è emerso oggi dalla stampa”, conclude Monti.