Milano, 15 maggio. Approvato oggi dal Pirellone Ordine del giorno sullo stato della trattativa per il conferimento di ulteriori forme di autonomia a Regione Lombardia. Nel corso del dibattito è intervenuto il Consigliere regionale della Lega Andrea Monti.
“Il documento di oggi – spiega Andrea Monti – rappresenta un punto importante nel percorso iniziato con il referendum del 22 di ottobre. Una consultazione che, purtroppo, non ci ha visto tutti dalla stessa parte, con un Pd che ha affrontato un tema così importante in modo scoordinato, ambiguo e spesso ostile. Un dato che certamente non è passato inosservato agli occhi degli elettori Lombardi, che il 4 di marzo hanno punito chi non ha voluto fare i loro interessi.
L’accordo preliminare, sottoscritto a fine febbraio, ha certamente il merito di aver aperto la strada sul come concretizzare l’attuazione del 116 della Costituzione. Detto ciò quel documento presenta comunque una grossa criticità: cinque materie sono troppo poche ed è per questo motivo che salutiamo con favore l’Ordine del Giorno odierno, dove si chiede di riaprire i termini della trattativa su tutte le 23 materie.
Questo perché l’autonomia non può essere concepita come una concessione benevola da parte di quel ‘tiranno centralista’ che è lo Stato, ma solo e unicamente come un diritto, quello di rivendicare la gestione dei propri soldi e la possibilità di autogovernarsi.
Spesso si è sentito dire che ‘piuttosto che niente è meglio piuttosto’, ma io credo sia arrivato il momento di dimostrare la forza e il vigore della politica lombarda. Non è il tempo dei “piuttosto” o peggio ancora dei “niente”, è il momento invece del “tutto e subito” per i lombardi. Questo è quello che chiedono i cittadini – conclude Andrea Monti – e stavolta Roma dovrà farsene una ragione.”
Ufficio Stampa