Tendopoli a Lazzate? Ora decide il popolo. Non spaventati, determinati

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Lazzate non si ferma. Dopo la prima mobilitazione di cittadini, scaturita dall’iniziativa dell’amministrazione comunale che ha prontamente denunciato la richiesta pervenuta dalla Prefettura (in cui si chiedeva la disponibilità per allestire un centro di immigrati sul nostro territorio) ora è arrivato il momento di dare la parola alla popolazione.

REFERENDUM

Tra pochi giorni partirà una consultazione popolare che si svolgerà direttamente nelle piazze di Lazzate, aperta a tutti i liberi cittadini. Il bello è che non è un’iniziativa che porta l’etichetta di un particolare partito o movimento politico, ma è la volontà di un gruppo di cittadini che si è ritrovato al di là delle differenze politiche, uniti da un comune interesse: difendere la pace e la tranquillità della nostra comunità minacciata dal solito pressappochismo e la solita arroganza del governo di Roma, che quando non riesce a risolvere un problema lo scarica su altri.

Un governo che si affanna ad agitare la propaganda per convincere i cittadini che aprire le frontiere in maniera indiscriminata risponda ad una esigenza umanitaria. Si alza lo spauracchio della Siria, si sfruttano senza nessun imbarazzo e pietà le tragedie di donne e bambini. I bambini sono i più gettonati, perché più colpiscono i cori. Operazioni vergognose. Peccato che nei centri aperti in Italia i siriani sono praticamente inesistenti, così come del resto i libici, l’altro teatro di guerra civile. Ecco perché aprire questi luoghi significa semplicemente essere complici della lunga e sanguinosa catena dei trafficanti di uomini. Aiutare un sistema che lucra sulla disperazione. A Lazzate non vogliamo essere complici dei criminali. Molto semplice. Non siamo cittadini solo spaventavi, siamo determinati a non piegare la testa ad un’autorità pasticciona ed incapace di affrontare i problemi.

L’invito è rivolto a tutti: scendete nei prossimi giorni in piazza. Quando volete, quando potete, nei giorni che saranno indicati troverete un gazebo e una piccola urna. Sarete informati nei dettagli. Il quesito è molto semplice:

SEI FAVOREVOLE ALL’INSTALLAZIONE DI UN CENTRO E/O CAMPO “PROVVISORIO” PER OSPITARE CITTADINI EXTRACOMUNITARI RICHIEDENTI PROTEZIONE INTERNAZIONALE A LAZZATE?

Si risponde tracciando una X su una delle due caselle: si o no. Funziona come un vero e proprio referendum, senza validità legale certo, ma investito dalla forza spontanea di chi è determinato ad affermare un principio molto semplice: a Lazzate decidono i lazzatesi.

Io ci sarò al fianco dei nostri cittadini e sarò tra i primi a tracciare un segno sulla scheda, un segno di libertà. E tu?

4 risposte a “Tendopoli a Lazzate? Ora decide il popolo. Non spaventati, determinati”

  1. … riporto dalla pagina !lazzate ai lazzatesi” E se la gente li vuole???sò cazzi poi…..
    Mi piace · Rispondi · 9 min

    Viganò Betty in questo modo pasticciato non credo proprio! forse, se s iprospettasse l’accoglienza di qualche (!) famiglia d iSiriani e Libici che veramente fuggono dalle atrocità di una guerra, offrendo loro un inserimento e un aiuto concreto/controllo da parte delle istituzioni, si potrebbe pensare in modo diverso! così NO!!
    può essere una proposta?
    ciao betty

  2. Ciao Andrea,
    bella idea ascoltare i cittadini è sempre una bella cosa, indipendentemente dall’esito del risultato.
    Vedo se riesco a proporlo anche a Biassono facendo organizzare tutto dal Comune.
    Ciao Alessio

  3. Ma invece di menarvela con quattro sfortunati che scappano dalle guerre perché non vi preoccupate di mettere in sicurezza le strade della città? Fino a prova contraria a Lazzate il problema di sicurezza maggiore è sulle strade, lì la gente ci muore sul serio. Anche se affrontare quel problema non vi manda in televisione.
    saluti

    1. Ciao! Saremmo ben felici di aiutare gli sfortunati che scappano dalle guerre, purtroppo in provincia di Monza e Brianza non ve ne sono. Sulla questione strade la pregherei di indicarmi a quale via o strada fa riferimento quando dice che sarebbe così pericolosa che la gente muore.