Tosati e insultati. Alla Provincia mancano 9 milioni di euro. La Prefettura ne stanzia 5, ma sono per gli immigrati

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Dovremmo essere una delle terre più ricche d’Italia. Insieme al milanese la nostra provincia genera infatti il quarto PIL d’Europa. Floride dovrebbero essere le casse dei nostri comuni e delle nostre province, dove puntualmente versiamo montagne di tasse. E invece? Invece non è così. Subiamo da anni una delle più grandi ingiustizie fiscali che la storia abbia mai conosciuto, con Roma che letteralmente rapina ogni nostra ricchezza, lasciandoci sul lastrico.

Mancano 9 milioni di euro al nostro ente provinciale per chiudere il Bilancio, dopo aver tagliato tutto il tagliabile e anche di più. Questo significa che non verranno soddisfatte nemmeno le più basilari esigenze e i bisogni dei cittadini contribuenti. Ma nonostante questo ci mancano ancora i soldi. Il nostro Presidente della Provincia, Gigi Ponti, correrà mercoledì a Roma. Ancora una volta la Brianza con il cappello in mano, per chiedere che il governo sia magnanimo e per pietà limiti un poco la rapina fiscale ai nostri danni.

Che bella rivoluzione questa di Matteo Renzi: invece di chiudere le province le ha solo depredate.

Andranno a Roma con la solita delegazione e loro si faranno beffe di noi, come sempre. Umiliando e insultando un popolo buono solo per essere tosato. Ce ne sarebbe già da incazzarsi parecchio. Ma come sempre c’è dell’altro, in questa Italia dove non si trova mail limite al peggio. Si perché a Roma non basta sottrarci i quattrini, umiliarci e deriderci mentre loro (con i nostri soldi) pensano addirittura a candidarsi alle Olimpiadi.

Questi ci prendono gusto proprio ad insultarci e a provocarci; vogliono proprio rendere palese quanto poco, anzi niente, contiamo ai loro occhi. Siamo solo schiavi, vacche da mungere, idioti da prendere per il naso.

Ecco spiegato perché, proprio nei mesi in cui la nostra Provincia (ma anche i nostri comuni) piangono lacrime amare nel vedere le loro casse depredate dall’orda romana, il rappresentante del Governo in Brianza, ovvero il Prefetto, faceva uscire un bando per stanziare 5 milioni di euro. Per salvare le nostre casse? Per aiutare l’erogazione di servizi utili ed essenziali come la gestione dei disabili sensoriali? Ma va la! Ma che diavolo volete che importi dei nostri problemi a questa gente? Naturalmente i soldi (che sono sempre i nostri) vengono stanziati per gestire l’accoglienza degli stranieri immigrati richiedenti protezione internazionale.

Riporto dal Bando:

Sulla base dei dati in possesso di questa Prefettura, il fabbisogno complessivo di posti ospitalità per l‟anno 2015 è pari a 580. L‟importo complessivo presunto del servizio di accoglienza ammonta pertanto ad € 4.973.500,00 – Iva esclusa ( 580 ospiti x 35 euro procapite/prodie x 245 gg). Non si individuano al momento oneri legati alla sicurezza del rischio interferenziale.

Per Roma valgono di più gli africani dei brianzoli. Se non è razzismo questo, che cos’è? Il messaggio di Roma mi sembra abbastanza chiaro: da una parte la Provincia è in pre dissesto (perché Roma ha fatto sparire buona parte delle tasse versate dai cittadini alla provincia) e quindi dovrà tagliare il servizio autobus ai propri cittadini, metterà a rischio la manutenzione delle scuole e magari il riscaldamento in inverno per i nostri ragazzi e per ultimo non potrà tappare buche e voragini sulle nostre strade.

Contemporaneamente ci sono alcuni pochi e privilegiati “cittadini”, meno di mille, che godranno di vitto e alloggio, mancia quotidiana per le sigarette, corsi di formazione, di lingua e assistenza legale. Naturalmente il tutto gratuitamente. Paga Roma, utilizzando i soldi delle nostre tasse. Un perverso ritorno sul territorio delle imposte che versiamo, che non vanno a noi ma agli immigrati.

La cosa scandalosa è che la Provincia di Monza e Brianza, lungi dal lamentarsi da tale affronto, addirittura aiuta ed è complice della Prefettura e il Governo nel portare avanti questa palese ingiustizia. Offre locali gratuitamente, come a Limbiate, aggiungendo quindi risorse proprie alle già copiose che il governo è pronto a dare (mentre agli enti locali non fa altro che tagliare) per sostenere questo grande, enorme business dell’accoglienza. Possiamo stare in silenzio davanti a tutto questo? Credi di no, credo sia arrivato il momento di alzare la testa e di agire!