Dice Gigi Ponti che la Lega sarebbe a corto di argomenti, colpevole di aver dato notizia della riapertura del procedimento contabile sulla vicenda legata all’acquisto di azioni Serravalle da parte della Provincia di Milano, a carico dell’ex Presidente Penati e di tutta la vecchia giunta, Ponti compreso. Evidentemente a qualcuno da fastidio leggere certe notizie, si preferirebbe il silenzio. Secondo lui staremmo “tirando fuori il sugo dalle rape”, come ha dichiarato a il Giorno. Visto che parliamo di compagni (o ex compagni) del PD, possiamo immaginare si tratti di rape rosse, e sarebbe bene ricordare a Ponti che il sugo delle rape rosse può essere particolarmente gustoso, ricco e pungente. Altroché!
Usciamo dalla metafora gastronomica. Scappa un sorriso a leggere come, secondo il nuovo futuro Presidente della Provincia di Monza e Brianza, la questione Serravalle, cito testuale il virgolettato:”non ha nulla a che vedere con il tema della Provincia di Monza e Brianza”.
Mi domando, preoccupato, se quando assunse la deliberazione che portò all’acquisto delle azioni, si mosse con la medesima leggerezza e superficialità con cui oggi maneggia la questione. Informiamo Ponti, che finge di non saperlo, che quel fatidico 29 luglio 2005 deliberò di finanziare l’acquisto del 15% delle azioni di Serravalle mettendo in pegno (come garanzia), tutto il pacchetto detenuto dalla Provincia, ovvero il 37% delle azioni di Serravalle. E ricordiamo a lui e a tutti quanti, che il 20% di quel pacchetto era di fatto già della Provincia di Monza e Brianza, costituita con legge passata in Parlamento nel 2004. E ricordiamo che anche il 20% di quei 238 milioni di euro che si decise di sprecare per acquistare un ulteriore ed inutile 15%, allora detenuto da Gavio, erano soldi della Provincia di Monza e Brianza. Anche il 20% di quei 100 milioni di euro che la Corte dei Conti contesta a Penati, Ponti e tutta la giunta, sono soldi della Provincia di Monza e Brianza. E soprattutto il debito, che si decise di far gravare su Asam per un acquisto a prezzo esorbitante, di cui solo Penati e la sua Giunta ne trovarono ragione, sarebbe poi gravato per anni anche sulla Provincia di Monza e della Brianza. Questa storiaccia c’entra eccome con la Brianza, solo chi è in malafede può tentare di negarlo.
Ma evidentemente qualcosa che non quadra in quella operazione c’è davvero, e in un certo qual modo a confermarlo è lo stesso Ponti, che dichiara sempre su il Giorno: “Sul caso Serravalle sono tranquillo: è dimostrato che la Giunta che ha partecipato a questo percorso non ha nulla a che vedere con disegni strani”.
A quale disegni strani fa riferimento Ponti? La curiosità sale e probabilmente non ci resta che attendere. Questione di tempo. Prepariamo la tavola, perché il sugo sembra essere sempre più gustoso, anche quello di rape. Rosse.