Mi hanno raccontato che quando sferri il colpo del knock-out lo intuisci subito dalla reazione del tuo avversario; non riesce a rispondere, abbassa la difesa, gambe molli, sguardo nel vuoto e sbam, cade a terra. Questo l’effetto delle mia invettiva “sincera ed appassionata”, come l’ha descritta qualcuno, contro il comunicato stampa firmato dal Consigliere regionale 5 Stelle Gianmarco Corbetta.
Infatti il consigliere, letto il mio post (ammetto dai toni feroci), ha incassato male il colpo ed è corso a vergare una piccata replica dal titolo “problemi di nervi?” sul suo blog.
La questione scivola sempre più nel ridicolo, visto che l’esponente di quel partito che ha vinto le elezioni a suon di “vaffanculo”, che ha fatto dell’insulto un marchio di fabbrica, arrivando ad organizzare i “VaffaDay”, che ha esponenti che in Parlamento vorrebbero “sputare in faccia” agli avversari, ma guarda un po’, si lamenta per le mie parole dure! Come dire, va bene fustigare gli altri, ma se lo fanno a me mi metto a frignare.
Infatti, Corbetta scrive un post a modi piagnisteo, in cui arriva a lamentarsi perfino di quello che scrivono alcuni utenti di FB sulla mia bacheca, come se non fosse consapevole delle montagne di insulti che i fan grillini riversano sulla rete contro tutto e contro tutti.
Che delusione Corbetta! Pensavo fossi un guerriero, uno che ama il duello con la spada e la clava, un grillino “cazzuto” con cui un leghista come me può battagliare senza ricorrere ai sofismi del fioretto.
E invece come mi reagisce il Corbetta? Come un democristiano qualunque, lamentandosi dei toni duri con cui è stato attaccato! Che amarezza, pensavo di avere a che fare con un rivoluzionario a 5 Stelle, invece mi sono imbattuto in un democristiano pantofolaio, un politicante che pensa alla forma prima della sostanza. Roba da prima Repubblica, da dinosauri della politica.
La sostanza appunto, inesistente nella sua replica; non una riga per confutare le critiche infatti, e l’ulteriore prova del knock-out subito sta tutta dentro il suo tentativo di difendersi tirando fuori la storia del trota e dei rimborsi. Cosa c’entra con l’argomento Autodromo? Nulla naturalmente, solo che le sue argomentazioni sul tema si sono evidentemente esaurite già prima di iniziare. In una sola parola: patetico.
Caro Corbetta, con il sottoscritto queste stronzate non attaccano, continua pure a frignare, a piagnucolare perché ti senti attaccato troppo duramente, sappi che io faccio politica così, in maniera diretta, dicendo le cose come vanno dette senza star li tanto a menare il torrone con inutili formalismi. Se uno afferma che “andrebbe valutato seriamente l’eventuale indotto generato dall’autodromo”, mettendolo quindi in dubbio, io gli dico in faccia che ha detto una cazzata enorme! Non ti sta bene? Vorresti i panegirici o i pistolotti alla De Mita? Mi spiace, ma non è il mio stile.
Trovo però davvero curioso che a pretendere il galateo istituzionale sia uno che è stato eletto al grido di: “vaffanculo andate tutti a casa”. Non ti pare? Non è che per caso pensavi che la licenza per bastonare gli altri fosse una vostra esclusiva? Conviene che ti svegli da questo bel sogno, perché non è così che funziona.
E non pensare che il nostro problema sia quello di aver paura che i cittadini si esprimano sull’Autodromo, vorremmo semplicemente evitare di buttare denaro pubblico inutilmente, visto che non siete poi in molti ad avere dubbi sul fatto che sia una fortuna avere l’Autodromo Nazionale a Monza.
Una risposta a “Cazzate grilline sull’Autodromo – parte 2: il democristian-grillino Corbetta si lamenta dei miei “vaffa” e vuol passare per vittima.”
Ottima replica, bravo Monti. Questi grillini ormai sono in pieno marasma. In Sardegna non sono nemmeno riusciti a comporre e presentare la propria lista causa dissidi sul metodo e sui contenuti politici. La Lega deve ricuperare moti consensi pescando tra gli astensionisti. Deve fare molta chiarezza sulla estraneità e sulla condanna di dichiarazioni antisemite e razziste di elementi ” periferici ” appartenenti alla Lega. Ti auguro buon lavoro.