Ritorniamo ad essere una grande famiglia o la Lega è perduta

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Ieri sera sono stato a Biassono, dove il nostro Presidente Federale Bossi era ospite ad una cena tra militanti; mi ha stupito la grinta, la tenacia, la lucidità di analisi e la determinazione, che ancora oggi il fondatore della Lega, nonostante tutto e tutti, riesce ad esprimere e trasmettere nei suoi discorsi. Più volte ha sottolineato la delicatezza del momento che sta vivendo il nostro movimento, più volte ha fatto appello alla necessità di ritrovare quello spirito, è vero un po’ perduto in questi anni, che faceva della Lega una grande famiglia.

I detrattori lo hanno spesso accusato di essere un visionario, semplicemente perché Bossi è sempre stato un passo avanti nella sua analisi politica. Questa è stata da sempre la forza, e se vogliamo insieme la debolezza, di un movimento come la Lega; un movimento rivoluzionario , di avanguardia, di rottura con il passato, proiettato nel futuro e per questo motivo incapace di raccogliere i consessi di massa, il voto d’opinione, figlio di uno stato d’animo, più che di un progetto. Noi abbiamo un grande progetto, la libertà per i nostri Popoli.

Parlando delle consultazioni primarie ha detto:

 

“Sabato c’è questo passaggio burocratico, lo supereremo di slancio e poi ripartiremo alla grande con le nostre battaglie”.

 

Non stupitevi, Bossi è già oltre, sta disegnando il futuro della Lega, probabilmente per lui poco importa il risultato numerico, sa che è necessario ricostruire la grande famiglia della Lega, e nessuno meglio di lui, che la Lega l’ha creata, cullata, plasmata e resa grande, può incarnare questo spirito e questa voglia.

Qualunque sarà il risultato di sabato dobbiamo ripartire da qui, solo uniti in battaglia si può vincere; torniamo ad essere una grande famiglia.