Si chiude tra qualche ora il 2012, proprio in vista del nuovo anno, ho pensato di scrivere una breve lista di buoni propositi; si tratta di cinque semplici punti, non dimenticarli sarebbe già qualcosa.
1. La nostra battaglia è lunga e dura, nessuno ci regalerà la libertà
Non dovremmo mai dimenticarlo, non esistono scorciatoie verso la vittoria, nessuno ti regala nulla, e la libertà non ci pioverà dal cielo. Noi che lottiamo da anno lo abbiamo sempre saputo, non dobbiamo dimenticarlo nemmeno nel 2013.
2. Non sentirci in colpa, chiedere autonomia non significa essere egoisti
Pretendere che il 75% delle tasse che versiamo ogni anno, da bravi contribuenti, siano spese laddove sono prodotte, ovvero rimangano a casa nostra, è una legittima e sacrosanta richiesta; chi tenta di dipingerla come una politica egoista, lo fa solo per un peloso interesse di parte, figlio di una logica assistenzialista, che in 150 anni ha prodotto solo disastri, dobbiamo ripetere l’errore per altri 150?
3. I buonisti non sono sempre buoni, e l’intolleranza spesso è figlia della troppa tolleranza
Nel 2012 abbiamo speso 1,3 miliardi per gestire i profughi arrivati sulle nostre coste a seguito della rivoluzione libica, nel 2013 lo stato non pagherà più nulla, scaricando tutti i costi sui Comuni. Spesso attuare politiche “buoniste”, non significa essere buoni, al contrario, si rischia di amplificare disagi e tragedie. Chi amministra dev’essere rigoroso, e tollerare i comportamenti illegali di qualcuno, non farà che alimentare l’intolleranza.
4. Lamentarsi di meno e ribellarsi di più
Lamentarsi di uno stato che ci opprime con tasse e balzelli, di una classe politica in larga parte non all’altezza, inveire contro sprechi e assistenzialismo; tutto questo lo facciamo, giustamente, da anni; salvo poi, mettersi tutti in fila, ordinati e a testa bassa, a compilare i nostri F24. Un vecchio slogan della Lega recitava “Paga e taci, somaro lombardo”; ogni volta che la Lega ha tentato, in questi anni, di organizzare anche la più piccola iniziativa che assomigliasse a una minaccia di rivolta fiscale, il successo è stato scarso, tutti correvano a pagare. Un popolo che non ha il coraggio, quando serve, di dire “no”, ha diritto di essere libero? Più coraggio nel 2013.
5. Anni fa è nato un movimento che si chiama Lega Nord, perché non votarlo?
Abbiamo la fortuna di avere un movimento politico nato per difendere il nord, la nostra gente, i nostri interessi; nel bene o nel male, certo con qualche errore, ma con tanti meriti, la Lega Nord ha sempre rappresentato e difeso anche i tanti, troppi, che al nord hanno continuato a votare partiti che poi a Roma difendevano gli interessi del sud.
Se la Lega fosse votata almeno per metà di quanto è criticata, saremmo di gran lunga il primo partito del nord, invece non è mai stato così. Nel 2013 si vota, quanti perderanno l’ennesima occasione di votare l’unico movimento che rappresenta solo il nord, per dare forza alle primule di turno (Giannino, Grillo, Montezemolo) che daranno forza, per l’ennesima volta, al partito del sud? Purtroppo ancora tanti, troppi.
BUON ANNO A TUTTI!