Con la guerra mossa agli autovelox “trappola” stiamo montando un buon polverone mediatico, buono per tenere desta l’attenzione e per creare le condizioni favorevoli a future azioni, senza dubbio più concrete. Parlo al plurale perché ci siamo ritrovati in tanti, e da più parti, a gridare la nostra indignazione contro questo sistema, furbesco, di fare soldi facili sulle spalle degli automobilisti: associazioni di consumatori, di automobilisti, rappresentanti degli artigiani, consiglieri regionali e anche una testata autorevole come il Cittadino, poi ancora tantissimi cittadini comuni, devo dire, tutti veramente incazzati.
Ci siamo ritrovati dalla stessa parte, in maniera non casuale, ma certamente involontaria; ora credo sia giunto il momento di coordinarci, di fare davvero fronte comune, molti automobilisti se lo aspettano e credo sia giusto anche e soprattutto nei confronti di quella voglia di rispettare le regole, invocata da molti a sproposito, regole che dovrebbero dare la misura del grado di civiltà di un paese.
Invochiamo il rispetto delle regole, appunto, e in questo caso significa coprire le buche, mettere in sicurezza la strada e riportare il limite di velocità a 110 km/h.
Lasciare una strada insicura per anni, addirittura organizzarsi per lucrarci su questa sfortunata vicissitudine, unica causa e condizione, a quanto detto, che imporrebbe il limite di 80km/h.
ATTENZIONE AL TUTOR, È UN INGANNO NON UNA VITTORIA!
L’Assessore Giovanni De Nicola, prima delle ferie estive, l’8 agosto, ha annunciato, in pompa magna il suo nuovo progetto, ovvero quello di installare il tutor sulla Milano – Meda.
Questa notizia è stata accolta quasi fosse una vittoria da parte di molti, convinti, come tutti, che il tutor sia un sistema meno punitivo e più corretto dell’Autovelox, che colpisce duro anche una singola distrazione.
Io dico invece, attenzione a non farci fregare! Cominciamo con il segnalare come questa uscita agostana di De Nicola sa tanto di atto di difesa e di giustificazione rispetto all’ondata di indignazione, anche nei suoi confronti, scaturita dalle migliaia di verbali in arrivo nelle case di poveri cittadini. Punto secondo: non vedo scritto da nessuna parte che il tutor sostituirà gli attuali impianti di autovelox, al contrario, a quanto pare, il tutor verrà aggiunto all’attuale controllo, quindi gli odiosi autovelox rimarranno, di che gioire allora?
Terzo punto: il sistema tutor sanziona il superamento della velocità media, per questo appare, agli occhi dei più, uno strumento più civile, proprio perché sottopone a controllo tratti medio lunghi di strada, dai 10 ai 15 km solitamente. Qui De Nicola parla di tratti da 1 a 3 chilometri, appare evidente allora che la voglia sia solo quella di aumentare il “fatturato” del business con altri “bancomat”, di civile non v’è nulla.
Quarto e ultimo punto: si parla d’investimenti pari a 1,2 mln di € per la riqualificazione futura, che porteranno al ripristino delle condizioni di sicurezza e al conseguente innalzamento a 90 km/h del limite. Come mai si parla di 90 km/h? Quel tipo di strada prevede i 110 km/h, per il codice della strada; non sarà mica che alzando il limite a 110 km/h, così come dovrebbe essere, a quel punto il business non diventerebbe conveniente né per la Provincia né per chi installa e gestisce questi impianti?
E allora cosa sta a cuore? Il rispetto delle regole, la sicurezza, o soltanto la voglia di mungere e tartassare gli automobilisti?
Buon San Rocco a tutti, grande festa questa sera a Palmi, città natale di De Nicola, grandi fuochi d’artificio, i nostri arriveranno.
Una risposta a “AUTOVELOX MI-MEDA: DOBBIAMO FARE FRONTE COMUNE E ATTENZIONE ALL’INGANNO DEL TUTOR”
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