Il Prefetto di Monza fa politica. Clamoroso.

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Il Prefetto di Monza invia le comunicazioni dirette al Sindaco ai nostri avversari politici. Opposizione, sindacati e associazioni varie. Ma da che parte sta?prefetto

Gli avversari politici della Lega, anche qui a Lazzate, non mancano. Del resto siamo un monocolore interrotto dal 993, non abbiamo mai stretto nessuna alleanza, figurarsi se ci spaventa un avversario in più o in meno. Così come siamo abituati ad avere il Prefetto come avversario politico, piuttosto che come «leale» amministrazione pubblica. Siamo abituati, non ci turba. Trovo però utile denunciare questo increscioso episodio, che dà la misura dell’atteggiamento di una Prefettura, quella di Monza, rispetto a chi non si allinea e non si piega alla crescente attività di ospitalità dei profughi, o presunti tali.

Lo scorso 8 settembre il Sindaco di Lazzate ha firmato una ordinanza sindacale, così come diversi primi cittadini leghisti, volta a obbligare i soggetti che ritengono allestire centri di accoglienza nel nostro territorio, di manifestare in anticipo le proprie intenzioni, così da evitare disagi e problematiche sul territorio. Una cosa di assoluto buon senso, di cui si dovrebbe fare carico lo stesso Prefetto e che sarebbe peraltro prevista dall’art. 11 comma 2 della Legge 142 del 2015, quella che regola l’emergenza accoglienza richiedenti protezione internazionale.

art. 11 comma 2 Legge 142 del 2015

Le strutture di cui al comma 1 soddisfano le esigenze essenziali

di accoglienza nel rispetto dei principi di cui all’articolo 10,

comma 1, e sono individuate dalle prefetture-uffici territoriali del

Governo, sentito l’ente locale nel cui territorio e’ situata la

> struttura, secondo le procedure di affidamento dei contratti

pubblici. E’ consentito, nei casi di estrema urgenza, il ricorso alle

procedure di affidamento diretto ai sensi del decreto-legge 30

ottobre 1995, n. 451, convertito, con modificazioni, dalla legge 29

dicembre 1995, n. 563, e delle relative norme di attuazione.

Il Sindaco, come previsto dalla legge (sic!) ha inviato il testo dell’ordinanza al Prefetto. Questo ha risposto (cosa strana, visto che non risponde mai alle richieste del Sindaco!) molto celermente. Dopo pochissimi giorni. Al di là dei contenuti della missiva, che saranno oggetto di puntuale risposta, la cosa semplicemente scandalosa sta nei destinatari di questa lettera! Il Prefetto ha inviato la comunicazione diretta al Sindaco per conoscenza anche ai nostri avversari politici. Specificatamente l’invio per conoscenza è indirizzato a: il Capogruppo dell’opposizione, la Segreteria provinciale della CGIL (?!?!?!) e a una non meglio specificata «Associazione Diritti Insieme». Soggetti, tengo a specificarlo, con cui noi non abbiamo nulla a che fare e con cui non abbiamo nessun rapporto in corso (per fortuna!). Perfetti sconosciuti, rispetto a questo vicenda.

E giusto per ricondurre tutta la comunicazione alla farsa, vezzo tipicamente italiano, nelle ultime righe si specifica che la comunicazione sarebbe «nell’ottica del principio di leale collaborazione». La leale collaborazione consisterebbe nell’inviare le comunicazioni, dirette in prima persona al Sindaco di Lazzate, direttamente ai suoi avversari politici? Ma ci faccia il piacere.

prefetto

Tengo a precisare che nella comunicazione non si fa riferimento a nessun esposto di questi soggetti, a cui si potrebbe ricondurre la scelta dei destinatari. Ipotesi che non giustificherebbe comunque l’invio «per conoscenza», semmai andrebbe comunicato agli interessati o perlomeno motivata la divulgazione a terzi sconosciuti al procedimento. Quindi rimane davvero increscioso, grave e fortemente sleale questo atteggiamento.

È evidente come la Prefettura, consapevolmente o inconsapevolmente non è dato sapere, si fa a questo punto parte attiva nello scontro politico in atto a Lazzate. Altra pagina deplorevole. Gli avversari non ci spaventano, significa che siamo sulla strada giusta.