Decreto sicurezza, Pirellone boccia mozione Pd

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Andrea Monti (Lega): “Mozione Pd dice il falso, giro di vite a un sistema che favoriva i furbi”

Milano, 15 gennaio. “Ci aspettavamo una mozione del genere, arrivata all’attenzione del Pirellone puntuale come le tasse e firmata dal Consigliere Carretta.” Così il Vice Capogruppo della Lega in Consiglio regionale durante il dibattito sulla mozione Pd sul Decreto Sicurezza, bocciata quest’oggi dall’Aula.

“La mozione discussa oggi – prosegue Andrea Monti – ci ricorda come alcuni sindaci abbiano deciso di contestare il decreto sicurezza. Personalmente trovo che si abbia a che fare con un atteggiamento che nulla ha a che vedere con la disobbedienza civile. Siamo solo di fronte all’atteggiamento di qualcuno che, come il sindaco di Napoli e quello di Palermo, non si preoccupa del benessere di chi, ad esempio, lascia vivere con montagne di spazzatura che arrivano al primo piano delle abitazioni. Per la mera voglia di protagonismo ci si mette a difendere gli immigrati clandestini, cioè persone entrate illegalmente in Italia e senza diritto d’asilo. 

Occorre invece ricordare che sono stati proprio i sindaci, magari dei comuni più piccoli, a richiedere di non essere più obbligati a concedere la residenza ai richiedenti asilo. Perché questo obbligo ha messo in crisi moltissimi piccoli comuni italiani, impreparati a fronteggiare problemi enormi che uno Stato, in nome di un malinteso diritto generalizzato all’accoglienza, scaricava letteralmente sul territorio.

Quello che è più grave di questa protesta, ma anche della mozione del Consigliere Carretta, è che dice il falso. E’ falso sostenere che con la mancata iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo si privino queste persone del diritto alle cure mediche o al diritto all’istruzione. Così come è falso affermare che sia stato smantellato il sistema SPRAR. Nessuno verrà messo in strada tra quelli che già sono ospitati. Semplicemente ora entrerà nel sistema SPRAR chi davvero ne ha diritto, non decine di migliaia di persone che qualcuno faceva rientrare nel circuito solo per alimentare un business che costava 5 miliardi di euro ai contribuenti. 

Discorso analogo per la cosiddetta protezione umanitaria, cancellata dal decreto sicurezza, un istituto abusato e presente soltanto nell’ordinamento italiano, che serviva a una cosa sola: allargare in misura enorme il numero di soggetti, giunti irregolarmente in Italia, che la sinistra voleva pervicacemente regolarizzare. Tutto ciò è dimostrato da un dato particolarmente significativo: nell’ultimo anno la Commissione Nazionale per il diritto di Asilo ha registrato ben 1.400 rientri, anche più volte all’anno, nel paese di origine, di titolari di protezione internazionale. Significa che persone che abbiamo accolto e regolarizzato per il rischio di trattamenti disumani e degradanti nel Paese di origine, tornano poi al paesello per le vacanze e lo fanno anche più volte all’anno. E’ quindi palese come alcuni abbiano portato avanti una colossale presa per i fondelli ai danni di cittadini e contribuenti lombardi e italiani. 

Il Decreto Sicurezza – chiosa Andrea Monti – mette la parola fine a tutta una serie di storture tipicamente italiane, si chiudono le maglie per i furbi e si finisce di mantenere gente che non ne ha diritto.”

Ufficio Stampa