Andrea Monti: “Dalla Regione 1.537 milioni per le case popolari. Grazie ai criteri di assegnazione del 2017, meno immigrati e prima la casa ai lombardi”
Approvato oggi in Aula al Pirellone il “Piano regionale dei servizi abitativi 2022 – 2024”. Nel merito è intervenuto il vicecapogruppo del Carroccio in Consiglio Regionale, Andrea Monti: “Stiamo assistendo, soprattutto a Milano, ad un susseguirsi di trasformazione delle aree urbane, da proletarie a borghesi, con tanto di rivalutazione di mercato quasi teleguidata da mere politiche di marketing targate Comune di Milano. A farne le spese sono i ceti medi e le fasce più povere della popolazione, costrette a cedere gli appartamenti ai più abbienti”.
“Certo”, prosegue Monti, “Milano è una città in costante urbanizzazione, ma questo slancio, in ottica follemente progressista, è pagato integralmente dai cittadini costretti a subire affitti esorbitanti e valori immobiliari proibitivi”.
“Di fronte a questa discriminazione targata Beppe Sala, sempre più cittadini sono costretti a chiedere l’accesso alle case popolari. E dunque”, aggiunge il consigliere leghista, “grazie al provvedimento approvato oggi dall’Aula sarà possibile potenziare tutto l’apparato delle abitazioni pubbliche, contrastando le speculazioni immobiliari e ridando dignità alle famiglie e ai lavoratori lombardi. Va sottolineato che le richieste per le case popolari provengono per il 55% da immigrati extracomunitari; un numero che si è notevolmente ridotto, rispetto al passato, grazie al regolamento regionale del 2017, che assegna un punteggio in base agli anni di residenza in Lombardia. E dunque, il 58% degli assegnatari risultano italiani o comunitari. Un risultato storico, che ricalca una delle vecchie battaglie della Lega: prima la casa ai lombardi”.
“Il provvedimento consente alle Aler di scorrere le graduatorie; inoltre valorizzerà gli alloggi che verranno finalmente concessi anche alle giovani coppie, ai medici di base e ai genitori separati. Grazie ad uno stanziamento di 1.537 milioni di euro, che andranno ripartiti per la compensazione dei canoni di affitto, il welfare abitativo, la cura del patrimonio, la rigenerazione urbana e l’housing sociale, la Giunta lombarda a guida Fontana pone solide fondamenta per il rilancio delle politiche abitative regionali per il prossimo triennio”, conclude Monti.