Andrea Monti (Lega): “Limite a 5 km/h? Una beffa che sa quasi di rappresaglia, da parte del Comune di Milano”
“Siamo sbalorditi alla notizia secondo cui sarebbe stato deciso un rallentamento a 5 km orari dei mezzi della tratta Limbiate – Milano, che di fatto si tradurrà in una chiusura effettiva del servizio dato che per i pendolari significherebbe raggiungere in un’ora il capoluogo lombardo”. Così il vicecapogruppo del Carroccio al Pirellone Andrea Monti.
Che spiega: “Trovo scandaloso che la riunione di mercoledì scorso si sia tenuta con i sindaci del territorio ma senza i consiglieri regionali, che non sono stati invitati nonostante avessero firmato una richiesta di informazioni bipartisan sul destino della tratta ferroviaria. Da quella riunione si apprende dai sindaci presenti che non era stato annunciato rallentamento forzato della linea e che anzi l’assessore comunale Arianna Censi aveva escluso quella possibilità come soluzione percorribile. Oggi Milano dice l’esatto opposto”.
“A questo quadro già di per sé desolante”, aggiunge Monti, “si unisce il fatto che Atm non ha ancora fornito un chiarimento sul perché a settembre la linea verrà chiusa linea. Non risulta in tal senso alcuna comunicazione ufficiale dell’Ustif. Il mistero dunque permane e continuano a non capirsi i reali motivi dell’interruzione di questo importante servizio di cui ogni giorno usufruiscono oltre tremila pendolari”.
“Volendo pensar male, l’atteggiamento dell’assessore Censi, recentemente protagonista della polemica sull’aumento del biglietto Atm, sa quasi di rappresaglia verso i sindaci di Centrodestra dei territori interessati. Se vi è una volontà, da parte di Milano, di liberarsi di questa linea, ce lo dicano. Pretendiamo chiarezza, il prima possibile. Nel rispetto dei cittadini e delle Istituzioni del territorio”, conclude Monti.