Questa mattina sono stati scelti i tre delegati del Consiglio Regionale Lombardo che si recheranno a Roma. Una curiosità? Nella storia della Repubblica mai un lombardo Presidente.
Questa mattina in Consiglio Regionale abbiamo votato per il Presidente della Repubblica. Ma come? Cosa c’entra l’elezione del Presidente della Repubblica con il Consiglio Regionale della Lombardia? Penserà qualcuno…
Per chi se lo domandasse, urge piccolo ripasso della nostra Costituzione, art. 83:
Art. 83.
Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri.
All’elezione partecipano tre delegati per ogni Regione eletti dal Consiglio regionale in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze. La Valle d’Aosta ha un solo delegato.
L’elezione del Presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dell’assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta.
Questo significa che, oltre ai 630 deputati, 315 senatori eletti, 6 senatori a vita, si aggiungono anche 58 grandi elettori scelti dai 20 consigli regionali. Tre per regione, tranne la Vale d’Aosta che ne esprime solo uno. Una consistenza numerica che fosse andrebbe ridiscussa, certo non proporzionale rispetto alla diversa consistenza demografica delle singole regioni. Il Molise, che sfiora i 300.000 abitanti, elegge lo stesso numero di delegati della Lombardia, che di abitanti ne conta 10 milioni. Nonostante chiunque possa essere scelto come delegato, la Costituzione non lo specifica, la prassi vuole che siano scelti il Presidente della Giunta, il Presidente del Consiglio e un Consigliere delle minoranze. Così in effetti è stato. Questa mattina il Consiglio Regionale della Lombardia ha eletto, in ordine di preferenze ottenute: Attilio Fontana 47 voti, Alessandro Fermi 31 e Dario Violi (M5S) 22.
Sono loro i tre lombardi che si aggiungeranno alla compagine dei delegati regionali che sceglieranno il Presidente della Repubblica. Potranno sembrare pochi, i 58 voti su un corpo elettorale che ne conta 1009, in realtà potrebbero essere quelli decisivi in questa elezione che appare molto in bilico. Senza ancora un candidato forte e condiviso all’orizzonte, appare scontato che si arrivi alla quarta votazione, quelle che prevede il quorum semplice posto quota 505 voti.
Sulla carta il Centrodestra si porta a casa 34 dei 58 delegati regionali, dieci voti di scarto che potrebbero fare la differenza.
Il mio sogno? Da lombardo non posso non ricordare che mai nella storia ci sia stato un Presidente della Repubblica lombardo. Partendo da De Nicola, fino a Mattarella, sono stati dodici i Presidenti: tre campani, tre piemontesi, due sardi, un ligue e un siciliano, l’uscente Mattarella.
Le tre regioni locomotiva d’italia, Lombardia, veneto ed Emilia Romagna, sono assenti da questa particolare classifica. Potrebbe essere la volta buona per un presidente lombardo? Così come non c’è mai stata nella storia un presidente donna, come ha fatto giustamente notare oggi il Presidente Attilio Fontana.
Non ci resta che aspettare… e fare la conta!