Andrea Monti (Lega): “Palma si dissoci da quest’atto squadrista. Altrimenti vuol dire che approva”
“Chiediamo ufficialmente al candidato sindaco della coalizione di Sinistra, Paola Palma, di dissociarsi pubblicamente e di condannare questo atto palesemente squadrista; quanto accaduto è inaudito. Non si era mai visto nulla del genere, in una campagna elettorale che fino ad oggi era stata pacifica e corretta. Bono non ha niente di cui scusarsi, semmai è Palma che deve farlo”. Così il vicecapogruppo del Carroccio al Pirellone Andrea Monti commenta l’esposizione, da parte della Sinistra, di cartelloni con presunti post nazifascisti attribuiti a candidati delle liste di Centrodestra.
“Palma non può semplicemente disertare un’iniziativa che comunque è portata avanti dai suoi tre capilista, per scaricare la propria responsabilità: deve prenderne ufficialmente le distanze, altrimenti significa che approva”, prosegue Monti. “Questa è veramente una brutta pagina della politica brianzola, per di più costruita sul nulla, su vecchi post che non si sa né di chi siano né se siano autentici”.
“La Sinistra sta creando un clima che ci riporta ai giorni nefasti della Repubblica di Salò, quando era uso comune additare in pubblico le persone che non la pensavano allo stesso modo. Speravamo che questi atteggiamenti fossero morti e sepolti, ma evidentemente sono ancora ben vivi nella mente e nel cuore di qualcuno”; prosegue il consigliere regionale leghista.
“È poi ridicolo che l’accusa di negare i genocidi della Seconda Guerra Mondiale arrivi proprio dall’Anpi, vale a dire dalla stessa che per decenni ha negato, sapendo di mentire, le foibe, uno dei più orrendi crimini del Novecento. Come quando l’Anpi Brescia, nel febbraio scorso, ha negato che Basovizza fosse una foiba, ma un semplice “pozzo minerario abbandonato”. Come se ciò rendesse meno grave lo sterminio. È triste poi vedere persone che pontificano da una cattedra, dicendoci chi aveva torto o ragione, a seconda della propria convenienza di partito; costoro dovrebbero essere invece i primi a chiedere scusa ai parenti delle vittime di un olocausto troppo a lungo negato”, conclude Monti