Andrea Monti (Lega): «Indecente. Di questo passo i revisionisti rossi cancelleranno anche la Lombardia»
«Il prefetto non doveva permettere un utilizzo così indecentemente ideologico dell’azione amministrativa. L’odio dimostrato verso la nostra storia, cultura, identità e appartenenza è preoccupante». Così il vicecapogruppo del Carroccio al Pirellone Andrea Monti commenta la decisione del Comune di Lecco di cancellare piazza Lega Lombarda
Prosegue Monti: «In un mondo in cui siamo così attenti anche al più piccolo episodio di presunta discriminazione, dove ci sforziamo di storpiare i nomi piegandoli ad una presunta esigenza neo-femminista, in cui eliminiamo le parole mamma e papà per non offendere non si sa chi, permettiamo che un sindaco scateni la furia rossa cancellando una piazza dedicata ad un evento che ha segnato la nostra storia, forgiando tra l’altro la peculiare epopea dei Comuni, vero punto di forza del nostro modello politico sociale».
«Di questo passo», prosegue Monti, «dobbiamo aspettarci che questi odiatori di professione decidano di eliminare anche vie e piazze dedicate alla nostra Lombardia? Sono impegnati ogni giorno a denigrarci, quindi odiano la loro stessa Regione; arriveranno a cancellare pure essa? La battaglia di Legnano è citata anche nell’inno di Mameli, ma forse loro conoscono solo il ritornello che fischiettano durante le partite di calcio».
«E comunque, niente di nuovo sotto il sole», conclude Monti; «in passato eliminarono via Padania a Lazzate. Quell’episodio di revisionismo storico fu l’inizio della battaglia tra il prefetto e l’allora sindaco di Lazzate, mio padre Cesarino, che venne sospeso e poi reintegrato a furor di popolo. Perché si sa, alla lunga il tempo è gran signore».