Trasporto pubblico, Andrea Monti (Lega) risponde a Sindaco Sala (PD): “Disponibile a spiegargli di persona come l’Agenzia del TPL non sia ad appannaggio esclusivo di Milano”

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Milano, 9 novembre. “Sono io che ho pensato e scritto l’emendamento che sta mandando in fibrillazione Beppe Sala e tutto il PD; la responsabilità è mia, ma intendo concedere al Sindaco di Milano il beneficio del dubbio, visto che, come ha giustamente detto il Governatore Fontana qualcuno sta scatenando una tempesta in un bicchiere d’acqua.” Così il leghista Andrea Monti, vice presidente della Commissione Trasporti del Pirellone replica a Beppe Sala sull’emendamento alla semplificazione che cambierà le quote all’interno dell’Agenzia di bacino. 

“Sarei più che disponibile a prendere un caffè a Palazzo Marino – prosegue Andrea Monti – per spiegare al sindaco di Milano come funziona l’Agenzia, in particolare per provare a fargli comprendere che la suddetta non è proprietà esclusiva di Milano, ma bensì di 4 Province. Così come forse non ha capito che Regione Lombardia non vedrà aumentata per nulla la sua percentuale di partecipazione, a differenza di quanto scritto nella relazione sbagliata redatta dall’Agenzia stessa e consegnata al primo cittadino. Magari Sala non è nemmeno a conoscenza della presenza di Comuni che detengono e gestiscono il trasporto pubblico al loro interno, senza essere presenti o rappresentati nell’ente. Probabilmente farebbe bene a prendere qualche informazione in più, verificando le fonti, dato che a causa di quanto qualcuno gli ha riportato sta facendo soltanto brutte figure.”

“Inoltre il Presidente dell’Agenzia del TPL di Milano, Monza, Pavia e Lodi ha chiesto audizione nelle Commissioni II e V del Pirellone, tre le altre cose chiedendo di poter essere ascoltato per il timore di ritardi sulle procedure di gara. Personalmente la vedo come una buona notizia – conclude Andrea Monti – perché sarà finalmente l’occasione utile per chiedere informazioni circa il progetto di Milano Next, che Agenzia e Comune vorrebbero cucinarsi nel chiuso delle loro stanze.”

Ufficio Stampa