Andrea Monti (Lega): “Sistema rivoluzionario di incentivi, pragmatismo lombardo alternativa alle grida di Greta e compagnia”
Milano, 10 ottobre. “Un plauso alla Regione che con questo strumento segna una svolta epocale nel panorama degli incentivi per la sostituzione dei veicoli più inquinanti. La Lombardia segue la via della concretezza, non facendosi abbindolare dalle grida scomposte di Greta e compagnia, che profetizzano catastrofi immani e dalla dubbia scientificità, senza però proporre uno straccio di soluzione accettabile”. Questo il commento del vice capogruppo della Lega Andrea Monti circa l’avvio del bando regionale “Rinnova Autovetture”, che partirà dal prossimo 15 ottobre.
“Si tratta – spiega Andrea Monti – dei primi incentivi distribuiti ai privati con una logica di neutralità tecnologica. Grazie uno stanziamento importante, 15 milioni di euro, il nostro Ente intende promuovere la sostituzione di autovetture inquinanti con veicoli a emissioni minori. Nello specifico il bando incentiva l’acquisto, anche nella forma del leasing, di un’autovettura di nuova immatricolazione o usata a basse emissioni, rispondente ai requisiti stabiliti dal bando stesso, ai fini del miglioramento della qualità dell’aria. Il tutto previa radiazione (per demolizione o per esportazione all’estero) di un veicolo a benzina fino ad Euro 2 o diesel fino ad Euro 5. L’entità del contributo infine, dipende dalle emissioni di PM10, CO2 e NOx, secondo parametri stabili e varia dai 2000 agli 8000 euro.”
“In un mondo in cui troppi parlavano a vanvera di alternative elettriche come unica soluzione, tecnologie ancora distanti dall’essere disponibili, il pragmatismo lombardo traccia la via più breve verso il raggiungimento dell’obiettivo di avere un’aria più pulita, affermando un principio elementare quanto rivoluzionario: ‘ti aiuto se non inquini’. Non ci interessa quale veicolo viene acquistato, ma se il cittadino non inquina la Regione concede il contributo. Dobbiamo superare la logica milanese che vorrebbe i diesel banditi in modo assoluto, un meccanismo sbagliato e che ha spaventato i consumatori. Oggi con questi contributi posiamo in prospettiva – conclude Andrea Monti – promuovere anche l’acquisto di auto con motori diesel di nuova generazione, senza inutili e deleteri pregiudizi ideologici.”
Ufficio Stampa