Milano, 20 maggio. “Le parole del vice Premier Di Maio sono preoccupanti, dato che ormai son mesi che continua ad affermare come serva qualche giorno in più per l’Autonomia della Lombardia e del Veneto.” Ad affermarlo è Andrea Monti, vice capogruppo della Lega al Pirellone, rispondendo alle dichiarazioni odierne del Ministro dello Sviluppo Economico.
“Ciò non bastasse – prosegue l’esponente del Carroccio lombardo – Di Maio ha anche paragonato la richiesta di maggiore autonomia con la riforma del Titolo V della Costituzione, dimostrando come il Ministro non abbia le idee molto chiare sull’argomento. Noi non stiamo chiedendo una riforma costituzionale, bensì l’applicazione del dettato della Carta stessa, proprio in virtù degli articoli introdotti nel 2001, le medesime modifiche che oggi Di Maio critica. Credo sia ora di fare chiarezza una volta per tutte. Se si critica il Titolo V infatti si sta prendendo le distanze dal processo di autonomia, quello votato da milioni di cittadini a mezzo referendum e promosso illo tempore anche con la spinta dello stesso Movimento 5 Stelle.
Questo non è il gioco delle tre carte, dove si perde sempre e non si vince mai. I lombardi e i veneti si sono espressi con una chiarezza che non lascia adito a dubbi già 2017. Oggi, a distanza di più di un anno e mezzo, di tempo se ne è perso fin troppo.
Gli esponenti pentastellati ci dicano una buona volta se vogliono l’autonomia o meno perché i nostri cittadini non possono essere presi in giro, tenendo sempre a mente infatti come siano proprio i lombardi i veneti a tenere in piedi la baracca, con il sudore del loro lavoro e il peso delle loro tasse. Vogliamo chiarezza e rispetto – chiosa Andrea Monti – e confido che anche i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che siedono al Pirellone spingano il loro leader ad uscire da questa ambiguità.”
Ufficio Stampa