Trasporto pubblico locale, sistema tariffario Bacino di Mobilità

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Andrea Monti (Lega): “Ieri pietra tombale sul biglietto unico, Presidente Monza e Brianza vassallo di Sala”

Milano, 11 aprile. “Il vero biglietto unico, tanto atteso da centinaia di migliaia di pendolari, è quello che integra i bus con i treni, permettendo, con un titolo di viaggio integrato, di accedere a tutti i trasporti utilizzati nelle tratte pendolari.” Questo il commento di Andrea Monti, vice capogruppo leghista al Pirellone e vice Presidente della Commissione Trasporti di Regione Lombardia sull’approvazione, nella giornata di ieri, del sistema tariffario del Bacino di Mobilità di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia.

“L’aumento del biglietto a 2 euro – prosegue Andrea Monti – imposto dal Comune di Milano, che da solo controlla l’agenzia avendone la maggioranza, rischia di essere la vera pietra tombale circa il raggiungimento della piena integrazione, auspicata da tutti.
Allo stato dell’arte Milano non avrà alcun interesse a spingere per un titolo unico con i treni, dato che ormai ha ottenuto ciò che voleva, cioè l’aumento a 2 euro, unicamente per esigenze di bilancio. Detto questo non si può che biasimare l’atteggiamento del Presidente della Provincia di Monza e Brianza, che comportandosi da vero e proprio vassallo, o peggio valvassino, di Sala, ha eseguito pedissequamente gli ordini provenienti da Palazzo Marino, accettando che ogni cittadino brianzolo debba pagare sia il treno che il biglietto urbano con tanto di sovrapprezzo.
È davvero inaccettabile che per un ordine di partito si sia avvallata una decisione che di fatto aumenta il costo della vita degli abitanti della nostra Provincia. Un plauso invece all’Assessore di Monza Federico Arena, unico che ha avuto il coraggio di difendere in modo convinto brianzoli e monzesi.
Fra l’altro – chiosa Andrea Monti – quest’operazione rappresenta una vera e propria forzatura, che potrebbe aprire un contenzioso di natura legale, creando quindi danni enormi all’utenza, che come sempre in questi casi rappresenta la parte in gioco più debole e vessata.”

Ufficio Stampa