Autonomia, audizione al Pirellone con Assessore Stefano Galli su trattativa

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Andrea Monti: “Burocrati romani non frenino percorso dell’autonomia, basta perdite di tempo”

Milano, 1 febbraio. Si è svolto stamane l’incontro con l’Assessore Stefano Bruno Galli, presso la Commissione speciale Riordino delle Autonomie al Pirellone, richiesto dai consiglieri regionali della Lega, Andrea Monti e Silvia Scurati, sullo stato della trattativa con Roma per la concessione di maggiori forme di autonomia alla Lombardia. 

“L’incontro di oggi è stato un importante momento di confronto  – spiega il vice capogruppo del Carroccio Andrea Monti – per comprendere lo stato dell’arte in commissione speciale e per capire a che punto siamo con la trattativa, alla vigilia dell’intesa che i Governatori e il Presidente Conte dovranno siglare. 

Personalmente esprimo preoccupazione nell’apprendere che da Roma alcuni Ministeri non siano disposti a cedere determinate funzioni che, legittimamente, Regione Lombardia sta chiedendo ai sensi della Costituzione. Forse qualche burocrate non ha ben compreso come qui più di 3 milioni di cittadini abbiano votato Sì all’autonomia. Dal canto nostro, abbiamo già responsabilmente rinunciato in questa fase a chiedere che fosse messa in discussione la questione del residuo fiscale e credo che questo sia l’unico margine di trattativa accettabile. Roma non può pensare di riaprire il mercanteggiamento, cercando di tirarla lunga con il latinorum, questo perché il popolo lombardo ha votato e chiesto, attraverso un dettagliato dossier, la competenze che spettano alla nostra Regione.

L’autonomia fa bene a tutti, sia ai lombardi che ai cittadini del Mezzogiorno, ma soprattutto non toglie risorse per nessuno. Gli unici a perdere qualcosa saranno i grigi burocrati romani, che sono proprio coloro che oggi pretenderebbero di riaprire la trattativa. Forse però questi signori non hanno capito quanto sia sentito il tema nel nostro territorio e pensano di poterla tirare alle calende greche. Il tempo delle lungaggini però è finito – conclude Andrea Monti – adesso occorre passare ai fatti.”

Ufficio Stampa