Monza e Brianza, tariffa unica trasporto pubblico locale

Condividi articolo


Andrea Monti (Lega) risponde Invernizzi (Pd): “Nessuna preclusione su tariffa unica TPL, emendamento citato riguardava aumento del biglietto a Milano”

Milano, 11 gennaio. “Leggendo quanto scritto ai sindaci dal Presidente della Provincia di Monza e Brianza viene da chiedersi se Invernizzi parli per “sentito dire” oppure con lo scopo di gettare fumo negli occhi.” È il commento di Andrea Monti, vice capogruppo della Lega al Pirellone sulla lettera riguardante la tariffa unica integrata sul trasporto pubblico, dove si fa menzione ad un emendamento al Bilancio regionale firmato dal Pd.

“La questione della tariffa unica – precisa Andrea Monti – è cosa ben diversa dall’inciso sull’emendamento rinviato in commissione su decisione della maggioranza in Consiglio regionale.

Il documento in questione infatti non riguardava la tariffa unica, questione su cui non abbiamo preclusioni di sorta, ma chiedeva invece una modifica della Legge per permettere a Milano di aumentare il proprio biglietto a 2 euro. Una richiesta, per altro, fatta dal sindaco Sala, che ha chiesto di poter ottenere prima della fine dell’anno per avere più risorse a disposizione.

A questo punto quindi non si capisce se Invernizzi abbia agito mosso da ignoranza, naturalmente nel senso etimologico del termine, non essendo presente in Aula quel giorno e tenendo conto solo dei “sentito dire”, oppure abbia usato malizia, scrivendo una lettera indirizzata ai sindaci con un contenuto distorto, al fine di ottenere la loro approvazione su un tema condiviso da tutti, argomento su cui la maggioranza del Pirellone non si è mai sognata di votare in maniera contraria.

In un caso Invernizzi dovrebbe dare meno retta a Bussolati, il consigliere PD che ha orchestrato questa sceneggiata in Consiglio. Nell’altro invece dovrebbe avere maggiore rispetto per i sindaci di Monza e Brianza. 

Se il Presidente desiderasse quindi utilizzare il rodato modus operandi del proprio partito, ovvero fare azioni politiche basate sull’inganno e la distorsione della realtà, utilizzi la carta intesta del Partito democratico, non quella di un’istituzione che, per quanto svilita e mortificata dalla Delrio, resta comunque tale.  

Detto ciò Invernizzi dovrebbe chiarire la questione con i sindaci, magari facendoci anche sapere la sua opinione sull’emendamento citato, quello di cui ha criticato il rinvio. Sarebbe bello sapere – conclude Andrea Monti – se il Presidente Invernizzi è d’accordo o meno con l’aumento del biglietto a Milano.”

Ufficio Stampa