Lombardia Bilancio, Odg su orfani delle vittime di femminicidio

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Andrea Monti (Lega): “Idea assurda e discriminatoria ai danni dei bambini, non esistono orfani di serie A e di serie B”

Milano, 19 dicembre. “Mi sono espresso in maniera apertamente contraria verso quella che ritengo essere una presa di posizione discriminatoria; non può passare il concetto che esistano orfani di serie A e di serie B.” lo afferma Andrea Monti, vice capogruppo della Lega al Pirellone, commentando l’Ordine del Giorno al Bilancio regionale, approvato ieri, firmato del consigliere Paola Bocci (Pd), recante la richiesta di istituire un “Fondo a sostenere degli orfani e delle famiglie delle vittime di femminicidio”.

“Francamente trovo già di per sé opinabile – prosegue Andrea Monti – discutere su quali aiuti debbano essere indirizzati agli orfani che hanno perso i genitori per incidente stradale, per malattia o per altri mille tragici motivi. Questo per una verità che, con buona pace del Pd, è incontestabile: gli orfani sono orfani e vanno aiutati tutti nella stessa maniera. Anche accettando però l’idea che sia una cosa giusta usare maggiore attenzione (e quindi più aiuti economici) per i bambini che si ritrovano senza un genitore a causa di crimini domestici, arrivare a proporre un trattamento differente per i soli orfani di madre e non per quelli di padre, appare come un’idea assurda e profondamente discriminatoria. Mi chiedo con che faccia qualcuno potrebbe andare da un bambino dicendogli che non può accedere ad un fondo specifico perché gli hanno ammazzato il padre e non la madre. Un’idea non applicabile e che costituisce un sottoprodotto di chi rincorre il femminismo come pura bandiera, accecato da una furia ideologica che lo porta a minare alle basi i più banali principi di uguaglianza. 

Al mio rifiuto al votare una cosa del genere  nella giornata di ieri si è levata la voce del consigliere Pd Carmela Rozza, che non ha perso tempo accusandomi di avercela con le donne, cosa falsa ma soprattutto fuorviante rispetto al nocciolo della questione. Qui non si tratta delle donne ma bensì dei bambini, che hanno il diritto di essere trattati tutti nella stessa identica maniera e di non venir discriminati in base a quale genitore perdono.

Personalmente intendo vigilare su cosa accadrà e su come si comporterà Regione Lombardia su questo tema. Il mio impegno però – conclude Andrea Monti – sarà quello di controllare e verificare che mai possa essere discriminato un piccolo orfano, già vittima di pesanti sofferenze che lo segneranno per il resto della vita.”

Ufficio Stampa