“La Repega” è lo spazio autogestito da Luciano Aguggini, dove pubblica pensieri, parole e poesie.
[su_highlight background=”#682a1f” color=”#ffffff”] Imporre le quote rosa[/su_highlight]
Imporre le quote rosa, in Finlandia, il primo Paese al mondo dove un governo è arrivato ad avere più donne che uomini, non avrebbe senso .Ma in Italia ?Che senso ha al di là delle furbizie machiste e politiche così determinanti nel voto alle camere, invocare “ una crescita culturale della società” o sospirare sul fatto che ,ahinoi, non siamo nei Paesi Scandinavi e che introdurre le quote sarebbe “ammettere nostra arretratezza”? Perché :non siamo forse in ritardo?, Per fare qualche esempio la Norvegia, la Svezia la Danimarca ebbero la loro prima regina (Margherita) alla fine del Trecento ,l’Inghilterra( furono tre di fila :Jane Grey ,Maria Stuarda, ed Elisabetta I), Gugliemina d’Olanda salì al trono nel 1890.L’Italia divette attendere115 anni dopo l’Unità(32 anni,36 governi e 836 ministri maschi, colo nel Dopoguerra) prima che un ministero fosse affidato ad una donna , Tina Anselmi . Era il 1976 ed erano già passati 16 anni dall’insediamento della prima donna Premier al mondo (Sirimavo Bandaranike) .nello Sri Lanka 48, anni dalla prima donna ministro la danese(Nina Bang nel 1924),58 anni dalla prima donna chiamata al governo(Irena Kosmowska sottosegretario in Polonia),69 dell’ingresso delle prime donne in un Parlamento avvenuto nel lontano 1907 in Finlandia .La prima donna Italiana eletta a una carica istituzionale Nilde Iott,i presidente della Camera nel 1979 dopo 118 anni e 55 (contando tutti dall’Unità in avanti, comprese la Camera dei fasci e la Consulta Nazionale)predecessori maschi .Di Premier donne neanche a parlarne: ce ne sono state in tutto il pianeta a decine 14 anni Novanta 35 nel primo decennio del secolo. A volte potentissime, come Indira Gandh, Evita Peron, Benazir Buttho, Corazon Aquino, Margaret Thatcher Angela Merkel, Da noi no: zero su un totale di 125 governi 63 nel Dopoguerra. Men che meno alla Presidenza della Repubblica: quando qualcuno ha, proposto di eleggere una donna al Quirinale Andreotti rispose “ bravo ,una intelligente provocazione ”.Quanto al suffragio universale, basti ricordare che le Italiane che pure avevano avuto un ruolo straordinario fin dal Risorgimento ( da Cristina Trivulzio di Belgioioso ,alla moglie d Francesco Crispi Rosalia Mintmasson unica donna dei Mille) arrivarono a votare solo nel 1946.La politica Italiana al di là delle retoriche, eredi delle idee del Duce(“ La donna deve obbedire…Essa non deve essere schiava ,ma…. nel nostro Stato non deve contare” )la politica .è sempre distratta nei confronti delle donne. Esempi? Uno per tutti ,i governi e il parlamento non tengono in alcun conto, che nella tabella della occupazione femminile in Europa ,7 delle ultime 1O delle 271 regioni continentali sono italiane .E Italiane sono tutte e cinque quelle in coda alla lista nera .Con tutte queste donne escluse dal: mondo del lavoro la situazione è vergognosa e umiliante .Basta quindi con l’ipocrisia della mimosa per festeggiare che cosa ?
PS. La recente elezione del Presidente della Repubblica ha dimostrato ancora una volta ,se c’è ’ne fosse bisogno, la grettezza della nostra classe politica.
Nessun partito ha candidato una donna, evidentemente temono il confronto.