Il “bomba” Renzi colpisce ancora: dice di abolire le ambasciate in Mauritania e Islanda, ma non esistono!

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Con un Comunicato ufficiale datato 4 aprile 2014, il Governo ha annunciato in pompa magna l’abolizione di ben quattro ambasciate:

Così recitava il testo:

Soppressione di quattro ambasciate e della rappresentanza permanente presso l’Unesco
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato l’approvazione di cinque provvedimenti da emanarsi con decreto del Presidente della Repubblica che recano, in attuazione del decreto-legge n. 95 del 2012 (spending review) e della normativa di settore, la soppressione delle Ambasciate in Tegucigalpa (Honduras), Reykjavik (Islanda), Santo Domingo (Repubblica Dominicana), Nouakchott (Mauritania), nonché la soppressione della Rappresentanza permanente presso l’UNESCO in Parigi, le cui funzioni saranno attribuite alla analoga Rappresentanza presso l’OCSE, che assumerà il nome di “Rappresentanza d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali”.

Ora uno pensa, magari ingenuamente, che un comunicato stampa (peraltro ancora presente oggi e non modificato) pubblicato sul sito ufficiale di un Governo,  mica di uno stato pincopallino, ma del Governo Italiano, sia una di quelle fonti da catalogare come “attendibile”. E infatti tutte le maggiori testate hanno naturalmente rilanciato la notizia, caricandola della solita enfasi, tipicamente usata nel riportare le mirabolanti iniziative del “bomba” Renzi.
Peccato che la fonte, ovvero l’Ufficio Stampa del Governo Italiano, è ormai tutt’altro che attendibile, ridotta a megafono di un Premier alla continua ricerca di effetti speciali, sempre in affannosa ricerca dell’effetto annuncio. E la concretezza? Ma chissenefrega!

Dando una veloce lettura al sito del Ministero Affari Esteri, scopriamo infatti che risulta impossibile chiudere le ambasciate di Reykjavik (Islanda) e Nouakchott (Mauritania); e non è una questione di parrucconi che vogliono bloccare le riforme, di gente che preferisce la palude al torrente e via di questo passo con le solite amenità: queste ambasciate proprio non si possono chiudere, per il semplice motivo che non esistono proprio. In Islanda e in Mauritania nemmeno esiste un Consolato, ma in ambedue i casi si tratta solo di Consolati Onorari, davvero poca cosa come rappresentanza.
Ma si dai, non bisogna essere pignoli, e che cavolo! Lui farà la riforma elettorale a febbraio, la riforma del lavoro a marzo, la riforma della Pubblica Amministrazione ad aprile e la riforma del fisco a maggio. Come dite? Siamo al 10 Aprile? Come dite? Non è stato fatto nulla di tutto questo? Siete solo malfidenti, rispetterà le scadenze!

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