Sperano nel tramonto di Berlusconi, ma è in arrivo l’alba di una nuova D.C.

Condividi articolo

dcGiornate convulse, riunioni, summit, incontri, appelli; è la crisi di Governo, bellezza. Letta dice di sentirsi imprigionato come Murray nel “Giorno della Marmotta”, senza accorgersi che la parte del simpatico roditore forse la sta facendo proprio lui; nascosto nella tana di Palazzo Chigi mentre la fuori in tanti lo attendono per fargli la festa. Giornate convulse, appunto, in cui probabilmente qualcuno sta ponendo le basi per nuovi futuri assetti, nuove future alleanze, probabilmente in perfetto stile gattopardesco: tutto cambi per non cambiare nulla. Ecco allora i giornali di sinistra che applaudono ai Ministri berluscones in procinto di tradire il capo di Arcore; attendono il tramonto del Cav. da almeno dieci anni ed ora si affidano all’azione di Alfano, Quagliariello, Lupi e la Lorenzin.

Per tradizione il quadro politico non si ricompone mai come la sinistra italiana spera, come ha insegnato la “gioiosa macchina da guerra”, e anche stavolta probabilmente non andrà a finire come i fans di Renzie sperano. Angelino e Beatrice sono cresciuti all’ombra e alla corte di Silvio, difficile che muovano un passo senza aver pianificato una strategia con l’uomo di Arcore. Ecco allora stagliarsi all’orizzonte un nuovo e possibile futuro assetto nell’area di Centro Destra, da sempre considerata maggioritaria in Italia; dopo aver annunciato la nascita di Forza Italia, registrando la presenza di Fratelli d’Italia, è evidente come ancora manchi, nel bouquet politico del centro destra, l’offerta per il “pubblico” democristiano, tanto caro alla tradizione italica. Per Angelino Alfano e Maurizio Lupi sarebbe un ritorno a casa, visto che entrambi hanno mosso i primi passi in politica proprio nella pancia della fu Balena Bianca. A questo punto si tratta solo di aggiornare il marketing, creare le condizioni e il percorso migliore per vararne la nascita e, la parte più difficile, trovare il coraggio per il grande passo.

Insomma, chi sperava nel tramonto di Berlusconi si troverà di fronte ad una nuova alba democristiana. Ecco allora che arriva il momento di alzare la voce per la Lega Nord, unica forza, nonostante tutto e tutti, che può cercare di interpretare e difendere le istanze di un nord che sta morendo sotto i colpi congiunti del centralismo Romani sempre imperante e del neo centralismo Europeo di matrice finanziaria. Riusciremo a sopravvivere? Questa è la sfida dei prossimi anni, la battaglia finale per la salvezza del Nord e della Padania.