In Brianza stiamo “inventando” il turismo. Nonostante la crisi, boom di presenze straniere, +36%!

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Nel giugno del 2009, quando mi venne assegnata la delega al Turismo della neonata Provincia di Monza e Brianza, non furono in pochi quelli che, magari salutandomi, abbozzavano il mezzo sorrisino domandandomi:”ma esiste il turismo a Monza e in Brianza?”.

Da lì abbiamo iniziato un lungo percorso, difficile, arduo, soprattutto per le scarsissime, oggi quasi inesistenti, risorse economiche a disposizione. Ricordo che il nostro primo slogan fu: “Turismo in Brianza, c’è tanto da scoprire”; il primo passo, forse il più difficile, fu quello di convincere un territorio e un tessuto imprenditoriale, come quello brianzolo, da sempre abituato a concentrarsi sul manifatturiero, sull’artigianato, sul lavoro in bottega, che anche il settore turistico poteva rappresentare una nuova opportunità di business.
Oggi leggo i dati degli arrivi e presenze in Brianza e mi sento di dire che non ci sbagliavamo, avevamo ragione e soprattutto dobbiamo continuare a crederci.

Nell’anno più duro della crisi, il 2012, si contano oltre 330mila arrivi italiani, solo l’1,4% in più rispetto al 2011, che riporta però il livello agli anni 2007-08; questo significa che al netto della pesante crisi economica, che ha falcidiato i costi di trasferta delle aziende, gli arrivi tipicamente “leisure”, aumentano colmando il gap di presenze.
Ed è anche in questa chiave che va letto il dato più rilevante, ovvero il boom di stranieri; nel 2012 registriamo un +36% rispetto al 2011, con 133.131 arrivi e oltre 286mila presenza. Un vero record! Cifre mai raggiunte dal 2007 a oggi, dove non si era mai andati oltre i 110mila arrivi e le 240mila presenze. Questi buoni risultati stanno a significare che le aziende mantengono forti i rapporti con i mercati esteri, a cui si aggiunge un primo riconoscimento di Monza come meta turistica per gli stranieri.
Nonostante, è doveroso ricordare, il dato nazionale delle presenze nelle città d’arte sia allarmante, con un preoccupante -19%, come ne ha dato notizia in questi giorni lo stesso Ministro per il Turismo.
Questo interesse crescente sul nostro territorio, era già stato evidenziato dal noto sito internet TripAdvisor.com, che aveva posto Monza e la Brianza in cima alla classifica dei luoghi con il maggior incremento di interesse da parte del pubblico.

Ma c’è di più. A partire dal 2009 si era innescata una rapida e pericolosa discesa, con un 2010 che registrava il picco più basso di arrivi stranieri, poco più di 96mila.
Abbiamo quindi risalito la china, ora dobbiamo continuare con rinnovata convinzione, perché quella intrapresa è la strada giusta.
Parlo al plurale, naturalmente, perchè questi risultati sono il frutto di tutti quelli che hanno lavorato, hanno creduto e continuano a farlo, nel turismo in Brianza; innanzitutto gli imprenditori del settore, che nonostante le sofferenze della crisi sono sempre pronti a fare la loro parte, la Camera di Commercio di Monza, lungimirante nel voler investire risorse importanti, lavorando anche insieme ai colleghi di Como e Lecco, perché la grande Brianza non conosce confini istituzionali.
Noi come Provincia abbiamo fatto la nostra parte, nonostante mille traversie e difficoltà, e continueremo a farlo.

Ieri è partita l’edizione 2013 della BIT, la Borsa Internazionale del Turismo, che si chiuderà domenica 17; domani alle ore 12.30 racconteremo il progetto della nostra guida “La Famiglia Brambilla”, insieme con gli ideatori e produttori di questa “guida game” della Brianza, che ha rappresentato una novità pressoché assoluta nel variegato mondo delle guide turistiche.
Vi aspetto nello stand di Regione Lombardia, dove offriremo anche una piccola degustazione dei nostri prodotti brianzoli ai visitatori.