LA TASSA DI SOGGIORNO A MONZA? SAREBBE UN SUICIDIO. UTILIZZIAMO L’IMU DEGLI ALBERGHI.

Condividi articolo

L’annuncio è arrivato un po’ in sordina, durante una seduta del Consiglio Comunale di Monza, il Sindaco Scanagatti ha annunciato che l’Amministrazione Comunale di Monza sarebbe intenzionata ad inserire, dal prossimo anno, la tassa di soggiorno.

Il balzello andrebbe a gravare, con un massimo di 5€, ogni singolo pernottamento nelle strutture ricettive del capoluogo. La tassa di soggiorno non è una novità, abolita nel 1991, è stata reintrodotta nel 2011, all’interno della grande riforma del Federalismo Fiscale, rimasta purtroppo inattuata nelle sue parti più importanti.

Ed è proprio all’interno della logica federalista che si ritrovano tutti i motivi per cui, in una realtà come quella di Monza, applicare la tassa di soggiorno sarebbe sbagliato. Uno dei principi, forse il più importante, su cui poggia la filosofia a base del federalismo, è la possibilità che i territori hanno di mettersi in competizione tra loro. Il federalismo da la possibilità all’amministratore locale di generare condizioni diverse, in questo caso fiscali, tra un territorio (Comune, Regione o Provincia) ed un altro; in questo modo vi è la possibilità di aumentare la competitività e l’attrattività di un’area rispetto ad un’altra.

Il primo cittadino di Monza, annunciando l’introduzione della tassa nel 2014, l’ha giustificata dichiarando:

“Vogliamo che i suoi proventi siano finalizzati a realizzare azioni di sviluppo del turismo anche in previsione di Expo”

Questa non è tanto una volontà del Sindaco, banalmente è la legge stessa che lo impone; infatti il comma 1 dell’art 4 del D.Lgs 23/2011 recita così:

“[…] Il relativo gettito e’ destinato a finanziare interventi in materia di turismo[…]nonche’ interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali […]”.

MILANO AUMENTA LA TASSA, MONZA DEVE RESISTERE

Milano ha applicato la Tassa di Soggiorno nel settembre 2012, e dal primo luglio 2013 ha fatto scattare un aumento che ha creato scompiglio tra gli operatori meneghini. Questo rappresenta il motivo più forte perché Monza continui a giocare, al contrario in positivo, la leva fiscale, lavorando per rendere più competitivo il soggiorno nel nostro capoluogo. Non è un caso che fu proprio Remo Eder, vicepresidente degli albergatori milanesi, a lamentarsi della possibile concorrenza delle strutture poste nell”hinterland della città, sui cui non grava il balzello.

Va poi tenuto conto che le presenze alberghiere sul nostro territorio sono prevalentemente legate al mercato business, ed è per questo che l’aumento del carico fiscale, al contrario di realtà connotate da turismo leisure, graverebbe principalmente sulle nostre aziende, già provate da un peso fiscale oltre ogni limite.

Ed anche in ottica Expo, dove Monza e la Brianza scontano già carenze di collegamento rispetto a Milano, l’introduzione della nuova imposta rischierebbe di trasformarsi in un vero e proprio suicidio.

SERVONO RISORSE? UTILIZZIAMO L’IMU DEGLI ALBERGHI

Come Assessore al Turismo della neonata Provincia di Monza e Brianza, avendo vissuto questi primi anni difficili, in cui con estrema fatica il nostro territorio sta cercando di ritagliarsi un ruolo in uno dei settori che promette grandi potenzialità di crescita, chiedo al Sindaco Scanagatti di ripensarci e di ritornare sui suoi passi. Comprendo le difficoltà enormi, oltre il limite di ogni peggiore immaginazione, in cui versano le casse di tutti gli enti locali, ma è necessario compiere questo sforzo, non cadere nella facile tentazione di applicare l’ennesimo balzello. Servono risorse da investire nelle misure di sviluppo turistico? Perché allora, invece di aumentare la pressione fiscale, non pensiamo di utilizzare il gettito IMU garantito dalle strutture ricettive, per coprire gli investimenti in campo turistico? Sarebbe un segnale di attenzione e sensibilità nei confronti degli imprenditori del settore, che da tempo cercano di resistere e si impegnano per reggere le sfide che il mercato presenta ogni giorno. Federalberghi, in un suo studio sull’IMU, ha stimato che ogni singola camera della nostra Provincia dovrebbe garantire un gettito (IMU) di 667€ ogni anno, ben più alto di ogni previsione di incasso dall’ipotetica Imposta di Soggiorno. I numeri ci sono, il tempo anche, da qui al 2014 dobbiamo lavorare in questa direzione.

[mantra-pullquote align=”left|center|right” textalign=”left|center|right” width=”33%”]

DOCUMENTI CORRELATI

[/mantra-pullquote]

[mantra-button-dark url=”http://www.finanze.gov.it/export/download/novitaanno2011/DECRETO_LEGISLATIVO_14.pdf”]TESTO DEL  DECRETO 23/2011[/mantra-button-dark]

 

[mantra-button-dark url=”http://www.federalberghi.it/pubblicazioni/imposta%20di%20soggiorno%20-%20rapporto%20federalberghi%20luglio%202013.pdf”]IL RAPPORTO DI FEDERALBERGHI[/mantra-button-dark]

 

[mantra-button-dark url=”http://www.federalberghi.it/pubblicazioni/IMU%20-%20Imposta%20Municipale%20Unica.pdf”]STUDIO IMU FEDERALBERGHI [/mantra-button-dark]

 

Una risposta a “LA TASSA DI SOGGIORNO A MONZA? SAREBBE UN SUICIDIO. UTILIZZIAMO L’IMU DEGLI ALBERGHI.”