Bollette, pagano sempre gli onesti

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Chi paga le bollette pagherà anche per chi non le paga. La solita soluzione all’italiana, dove i furbi vincono sempre

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L’Italia è un posto fatto così, ovvero dove chi ancora è così testardo da voler essere sempre onesto e puntuale con il prossimo… la prende in quel posto. L’ultima notizia, solo in ordine di tempo, ci dice che le mancate risorse derivanti dai furbetti della bolletta, alias quelli che non pagano la corrente, saranno richieste a tutti quelli che la bolletta la pagano puntualmente. Tutto questo in vritù di una sentenza, che appare scandalosa, del Consiglio di Stato. I Giudici hanno stabilito che i cosiddetti «oneri di sistema», che valgono poco meno del 20% della bolletta, non versati dai morosi, verranno richiesti alla platea dei pagatori regolari. Cosa sono gli oneri di sistema? Sono tutte quelle voci che non riguardano il consumo diretto di energia elettrica, sono gabelle aggiuntive che servono a finanziare le iniziative più disparate. Con gli oneri di sistema si finanzia la messa in sicurezza del nucleare, incentivi alle fonti rinnovabili, promozione dell’efficienza energetica, agevolazioni per la rete ferroviaria, sostegno alla ricerca, agevolazioni agli energivori e oneri per il bonus elettrico. Di tutto e di più. Il sistema, cioè lo Stato, ha bisogno di questi soldi e quindi, come accade per le tasse, continua a chiedere a quelli che puntualmente pagano. Gli altri? Scappano, non si fanno trovare o sono più furbi e non versano nulla. L’Italia è così, un posto dove il furbo la fa sempre franca e l’onesto la prende sempre in quel posto. Se poi continuiamo a caricare la bolletta elettrica di costi che nulla hanno a che vedere con i consumi elettrici, come per esempio il canone in bolletta, chiaramente la quota di risorse da prelevare aumenta sempre più. Il fenomeno dei furbetto ha dimensioni allarmanti, colpisce prevalentemente utenze non domestiche ed è diffuso principalmente al sud. Non è giusto, e sarebbe giunto il momento di alzare la testa contro questo lassismo imperante. Il 4 marzo sarebbe una buona occasione per farlo.