Adesso i profughi ci costano 3,3 miliardi. Ipocrisia portali via

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Chissà cosa sarebbe il palcoscenico politico italiano se la memoria di stampa, commentatori e opinione pubblica, non fosse corta come quella di un pesce rosso? Probabilmente vivremmo in un posto normale, non invece in un crocevia di cialtroni, saltimbanchi e venditori di pentole.

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Noi che ci sforziamo di mantenere uno straccio di ricordo, almeno del passato più recente, ci rammentiamo bene delle aspre polemiche legate ai costi dell’accoglienza di questi presunti profughi. Se ti azzardavi a fare quattro conti buttati lì, oppure osavi sollevare perplessità sulla mole di risorse messe a disposizione per gestire questo business dell’accoglienza, subito correvano le cocorite piddine a ricordarti che tutto, o quasi, era pagato da risorse europee. “Sono fondi europei”, ti redarguivano con il divino puntato, piantatela di dire che sono soldi nostri (che poi, giusto per chiarire, pure i soldi europei sono “soldi nostri” essendo l’Italia finanziatore netto dell’Unione Europea, ma vabbè, stai a guardar capello adesso?). Fulgido esempio fu questo comunicato stampa del Comune di Vimercate, in cui in merito all’accoglienza, tra le altre cose si sosteneva che:

È il naturale proseguimento di un lavoro di accoglienza cominciato già anni fa che prosegue con risorse provenienti dal Ministero e in gran parte dall’Unione Europea

Appunto, in gran parte dall’Unione Europea, sostenevano questi sinistri geni. Ma questa era la vulgata 2014, passata violentemente di moda in questi ultimi giorni. Adesso scopriamo che il governo del “santone” Renzi, colui che tutti i mali guarisce con un colpo di Jobs Act, è riuscito ad inventarsene un’altra delle sue, diavolaccio di un genio! Ha preteso infatti che l’Europa riconosca “un ulteriore allentamento dei parametri” -cioè tradotto significa altro deficit- in misura dei costi sostenuti dall’Italia per l’accoglienza dei profughi. Ma come? Non erano mica soldi in gran parte provenienti dall’Unione Europea stessa? Si domanderanno i più arguti e svegli tra di voi. Ora collegate tutti i puntini del rebus, non è difficile, e scoprirete che quella dei fondi europei che coprivano le spese di accoglienza era una delle tante balle, l’ennesima, di questi cialtroni da strapazzo. E a quanto ammonterebbe questa “spesuccia”? Esattamente 3,3 miliardi di euro! Una cifra enorme, se pensate che la famosa TASI ha generato un gettito di 4,3 miliardi di euro. È come se gli italiani avessero pagato la TASI per coccolare questi presunti profughi, in gran parte poi non saranno riconosciuti tali, ospitati per anni a nostre spese in Hotel e Residence. Ma siate felici, perché ora grazie a quei 3,3 miliardi spesi noi potremo fare altri 3,3 miliardi di deficit, che metteremo puntualmente in conto alle generazioni future. Ma si, in fondo chissenefrega? E visto che una balla ben riuscita ne tira inesorabilmente un’altra, ecco che magicamente si tenta di far passare questi 3,3 miliardi di deficit come fossero un contributo extra dell’Europa. Vi pare impossibile? Ma no, in Italia tutto è possibile, pensate che ho sentito utilizzare nel TG de La7 questa bizzarra terminologia, giusto per presentare il “bonus migranti”:

l’Europa staccherà un assegno di 3,3 miliardi di euro

Staccherà un assegno? Ma quale assegno scusate? Aumentiamo il deficit, sono soldi e debiti nostri, a pagare saremo noi contribuenti. Ogni debito dello Stato è semplicemente una tassa differita. A futura memoria.